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Il segreto per non ingrassare? Piatti meno pieni e niente scarpetta

Uno studio USA ha scoperto che la maggior parte degli adulti tende a finire tutto ciò che ha nel piatto indipendentemente dalla fame. Perciò per non ingrassare dovremmo usare piatti più piccoli e riempirli di meno

Il segreto per non ingrassare? Piatti meno pieni e niente scarpetta

E’ stato chiamato il “Club del piatto pulito”, e probabilmente anche noi (inteso come me che scrivo e voi che leggete), ne facciamo parte. Si tratta del nutrito (è il caso di dirlo), gruppo assai eterogeneo di persone adulte che nel mondo tendono a far fuori tutto quello che hanno nel piatto, indipendentemente dalla fame.

La percentuale globale è altissima, pari al 92%, ma attenzione, perché appartenere al Club può portarci facilmente ad ingrassare a dismisura, e ricordiamoci che proprio al sovrappeso e all’obesità sono correlate molte patologie mortali.

“Mangia tutto quello che hai nel piatto”, ci dicevano da bambini. E noi, ubbidienti, l’abbiamo cominciato a fare sul serio ma… non da piccoli, e neppure da adolescenti, quando ancora eravamo in grado di dar retta al nostro indice biologico di sazietà.

Una volta adulti, però, questa autoregolazione interna è saltata, per essere sostituita dall’abitudine a smettere di mangiare solo quando nel nostro piatto non è rimasta più neppure una briciola. Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università Usa di Cornell e coordinato dalla dott.ssa Katherine Abowd Johnson e dal dottor Brian Wansink su un campione di 1179 clienti di altrettanti ristoranti di sette nazioni (Stati Uniti, Canada, Francia, Olanda, Corea, Taiwan e Finlandia) ha “curiosato” nei piatti dei partecipanti e scoperto che tutti appartenevano al Club di cui sopra.

I dati riportati erano assolutamente omogenei: la tendenza comune a consumare tutto il cibo presente nel piatto che ci si trovava davanti, anche quando le porzioni erano veramente maxi, e anche quando il ristorante funzionava come self service e ci si doveva riempire il piatto da soli. La tesi della ricerca è stata ulteriormente confermata, poi, da un piccolo stratagemma, un po’ alla “Candid camera”.

Il piatto o la scodella dei clienti che partecipavano allo studio veniva costantemente riempito da micro porzioni di cibo attraverso un tubicino posto sotto il tavolo, naturalmente a loro insaputa. Ergo, per quanto grande possa essere il contenitore del nostro pasto, per quanto riempito all’inverosimile di cibo possa essere, e indipendentemente dal nostro livello di appetito noi lo svuoteremo comunque, fino all’ultimo boccone.

Secondo la dottoressa Jonhson, la ragione per cui siamo portati a mangiare tutto ciò che abbiamo messo nel piatto è che prima di riempirlo eravamo già sicuri di quello che avremmo gradito di più. Facendo onore alla pietanza scelta, quindi, possiamo confermare le nostre aspettative, mentre questo non accade con i più piccoli perché il loro approccio è molto più prudente.

Non sapendo dapprima se una pietanza piacerà loro, o meno, se ne servono con più moderazione. Pertanto la soluzione per non ingrassare, sempre secondo gli esperti della Cornell University, è molto semplice: riempire meno i piatti e domandarsi: “Quanto voglio mangiare”?

Porzioni ridotte, piatti più piccoli e niente scarpetta (tranne in occasioni eccezionali) sono perciò gli unici sistemi a nostra disposizione per evitare di ingrassare troppo, perché di uscire dal Club del piatto pulito non se ne parla… La ricerca è stata pubblicata sulla rivista International Journal of Obesity.

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Via| foodpsycology.cornell.edu
Foto| via Pinterest

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