Il taglio cesareo aumenta il rischio di allergie nei bambini
Il bambino nato naturalmente ha un sistema immunitario più forte e rischia meno di sviluppare allergie
Sono moltissime le donne che scelgono il taglio cesareo per il parto: sono convinte che questa tecnica sia più semplice e indolore, ma non è del tutto vero. È prima di tutto un intervento chirurgico con i suoi pro e i suoi contro. Da un recente studio, elaborato dai ricercatori dell’ Henry Ford Hospital, è emerso che i bambini nati con parto cesareo sono più esposti al rischio di sviluppare allergie all’età di due anni.
I numeri sono impressionanti. Le probabilità di diventare soggetti allergici sono 5 volte superiori rispetto a quelle che hanno i bambini nati in modo naturale, se esposti ad alti livelli di comuni fonti allergiche domestiche come cani, gatti e acari della polvere. Per quale motivo? L’esposizione del bambino ai batteri presenti nel canale del parto aiuta a potenziare il sistema immunitario del piccolo.
La ricerca ha coinvolto 1258 neonati partoriti tra il 2003 e il 2007. Ai dati raccolti durante un monitoraggio di 4 anni, sono stati affiancati i dati rilevati dal cordone ombelicale, dai campioni di sangue del bebè e dei genitori, dal latte materno, dalla polvere di casa e dalla storia delle allergie di famiglia.
Questo studio rende più forte quella che è stata chiamata “ipotesi dell’igiene”, la teoria secondo cui esiste una correlazione tra l’eccesso di pulizia nell’ambiente in cui si vive e lo sviluppo di allergie durante l’infanzia. Che cosa vuol dire? Assolutamente non è un invito a non mantenere un certo livello di igiene in casa, quanto a considerare che la sterilizzazione dell’ambiente non è né necessaria né salutare. Infine, è bene rivalutare il cesareo che deve essere richiesto ed eseguito solo in situazioni di reale necessità e non come sostituto dell’epidurale.
Foto | Getty Images
Via | Henry Ford