Il Training cognitivo migliora le capacità di pensiero innovativo
Il Training cognitivo può migliorare le nostre capacità di pensiero innovativo. Ecco cosa emerge da un nuovo studio.
Il Training cognitivo può migliorare le nostre capacità di pensiero innovativo. A suggerirlo è uno studio condotto dai membri del Center for BrainHealth, i quali hanno dimostrato che il training cognitivo favorisce anche dei cambiamenti cerebrali positivi negli adulti sani di età superiore ai 55 anni. Per giungere a tale conclusione gli esperti hanno misurato la capacità di una persona di sintetizzare informazioni complesse e generare diverse interpretazioni. Per lo studio è stato inoltre attuato il cosiddetto “programma SMART” (Strategic Memory Advanced Reasoning Training), sviluppato presso il Center for BrainHealth, che si concentra su strategie di apprendimento che favoriscono l’attenzione, il ragionamento e l’assunzione di prospettive su ampia scala.
Il programma è stato condotto per un’ora alla settimana per un periodo di 12 settimane su un campione di 58 partecipanti, i quali sono stati valutati al basale, a metà e al termine del training, utilizzando una risonanza magnetica funzionale.
Esaminando i dati gli esperti avrebbero constatato che i 19 partecipanti del gruppo SMART avrebbero mostrato miglioramenti significativi per quanto riguarda il pensiero innovativo, migliorando le loro prestazioni in media del 27%. Gli altri partecipanti (divisi in un gruppo di controllo, e un gruppo che avrebbe dovuto svolgere esercizio fisico) non avrebbero mostrato particolari miglioramenti. I miglioramenti dimostrati dai membri del gruppo di Training cognitivo corrispondevano a una maggiore connettività tra le cellule cerebrali nella rete esecutiva centrale del cervello, un’area responsabile del pensiero innovativo.
Attraverso questa ricerca, siamo stati in grado di vedere che l’attività più elevata nella rete esecutiva centrale corrispondeva a un maggiore pensiero innovativo. Questi risultati suggeriscono che rimanere mentalmente attivi non solo mitiga il declino cognitivo, ma ha anche il potere per ripristinare il pensiero creativo, che in genere viene perso con l’invecchiamento.
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via | ScienceDaily