In cosa consiste una visita senologica, quando e dove farla
La visita senologica è un importante esame clinico che ci permette di verificare la presenza o meno di situazioni sospette, che potrebbero indurci a pensare di avere un cancro al seno. Ecco quando e come farla.
La visita senologica è un importante appuntamento da segnare in agenda per la prevenzione del tumore al seno. Si tratta di una normale visita effettuata da un senologo senza l’uso di particolari strumenti, per chiarire situazioni sospette. Non è una diagnosi precisa del cancro, ma è un primo passo per capire se stiamo bene o meno.
La visita senologica si effettua da un senologo, di strutture pubbliche o private. Dopo l’anamnesi della paziente, che riguarderà anche la famigliarità del tumore al seno, informazioni riguardo al primo ciclo e alle gravidanze, all’alimentazione e a terapie ormonali, il medico procederà con l’esame clinico del seno.
Prima si limiterà ad osservare il seno, per poi procedere con la palpazione, che è molto semplice e indolore e si avvale degli stessi gesti che ogni donna dovrebbe compiere ogni mese durante l’autopalpazione al seno per controllare l’eventuale presenza di noduli sospetti. L’autopalpazione al seno, se eseguita correttamente, sostituisce nelle donne giovani la visita dal senologo, mentre nelle donne con più anni sulle spalle è bene effettuare la visita da un professionista.
Dopo i 40 anni sarebbe bene effettuare una visita all’anno, mentre dopo i 50 anni è bene associare a questa anche una mammografia. Nel caso di dubbi, il proprio medico curante o il senologo stesso potrebbe consigliare anche un’ecografia, metodo diagnostico in grado di confermare l’eventuale presenza di formazioni maligne nel seno.
Foto | da Flickr di tipstimes
Via | Airc