In quale posizione dormire? Ecco le migliori e le peggiori scelte
Sulla schiena o sul fianco? Ecco vantaggi e svantaggi delle possibili scelte
Trovare la giusta posizione per dormire non è solo una questione di buon sonno: assumere quella sbagliata potrebbe portare a conseguenze negative anche su altri aspetti della salute, in particolare mal di schiena e altri problemi associati alla colonna vertebrale. Ecco quali sono le migliori e le peggiori posizioni che si possono assumere durante la notte.
Le migliori posizioni per dormire
Scegliere di addormentarsi sdraiati sulla schiena è senza dubbio la scelta migliore. A trarne beneficio saranno la testa, il collo e la colonna vertebrale, che si troveranno perfettamente allineati in una posizione che potrebbe essere definita “neutrale”. Infatti quando ci si sdraia sulla schiena non si aumenta la pressione che grava sullo scheletro e la schiena non assume pericolose curvature. Per di più in questo modo si combattono le rughe della pelle del volto e dato che la testa è sollevata rispetto allo stomaco si riduce il rischio di reflusso esofageo. Attenzione, però: in questa posizione è più facile russare e bisognerebbe evitare di tenere le braccia sollevate per non sottoporre a stress i nervi delle spalle.
Un’altra buona scelta è addormentarsi sul fianco, soluzione ideale per chi soffre di apnee ostruttive del sonno o, più semplicemente, tende a russare. Questa posizione è indicata anche a chi è soggetto a dolori al collo e alla schiena e alle donne incinte, alle quali è consigliato di sdraiarsi sul fianco sinistro per garantirsi un flusso ottimale di sangue. Il motivo di queste indicazioni? Dormire sul fianco può aiutare a tenere aperta l’orofaringe e ad allungare la colonna vertebrale. D’altra parte, la pressione della pelle del viso contro il cuscino potrebbe rovinare un po’ la pelle. Per di più dormire sul fianco destro può accentuare eventuali problemi di reflusso, mentre addormentarsi sul sinistro può aumentare lo stress a carico di alcuni organi interni, come il fegato. Un aiuto per evitare questi possibili effetti collaterali arriva dai cuscini: provate a utilizzarne uno ergonomico sotto alla testa abbinato a uno più piccolo a livello della vita e a un terzo fra le gambe.
Le posizioni peggiori per dormire
La scelta peggiore è invece quella di dormire sullo stomaco. Infatti questa posizione non sorregge la normale curvatura della colonna vertebrale, sottopone le articolazioni e i muscoli ad una pressione aggiuntiva e può quindi provocare dolore, formicolii e intorpidimenti. Tuttavia, potrebbe essere una buona scelta per chi russa, perché aiuta a mantenere aperte le vie respiratorie superiori. Chi soffre di dolori al collo e alla schiena dovrebbe invece evitarla.
Nemmeno la cosiddetta posizione fetale è raccomandata: inizialmente confortevole, può affaticare la schiena e le articolazioni, soprattutto quando gomito e ginocchia si avvicina molto al petto. Meglio mantenere spalle e collo allineati.
Ad ognuno la sua posizione
Al di là delle indicazioni generali, appare chiaro come a seconda dei problemi di cui si soffre sia necessario trovare la posizione per dormire più adatta a non accentuarli. Ricordate poi che anche la scelta del cuscino e del materasso è importante. A proposito: qui potete trovare qualche consiglio proprio per l’uso corretto del cuscino. Nel video in apertura di questo post, invece, trovate qualche indicazione sulla scelta del materasso.
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Via | Medical Daily