Benessereblog Salute Incontinenza, un problema per 5 milioni di italiani

Incontinenza, un problema per 5 milioni di italiani

Sono circa 5 milioni le persone colpite da incontinenza e la maggioranza è donna, anche di giovane età.

Incontinenza, un problema per 5 milioni di italiani

Il problema dell’incontinenza colpisce moltissime persone, anche in giovane età. Sono circa 5 milioni gli italiani (di cui 3 milioni donne) che devono fare i conti con questo disturbo che causa anche molta vergogna e imbarazzo. Ma quante volte al giorno è giusto fare la pipì senza pensare di avere un problema? Francesco Montorsi, direttore dell’Unità di urologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, ha così risposto a Corriere della Sera.

«Esistono pazienti affetti da una sindrome nota come “vescica iperattiva” che è caratterizzata dalla presenza di contrazioni involontarie della muscolatura vescicale le quali a loro volta obbligano i pazienti (le donne sono molto più colpite dei maschi) a correre in bagno ad urinare. In alcuni casi queste crisi sono così forti che la persona non riesce ad arrivare in tempo in bagno a ha episodi di vera e propria “incontinenza da urgenza”. Per coloro che presentano questa diagnosi esistono due grandi categorie di farmaci che possono aiutare molto anche se hanno il limite di dovere essere presi sempre e non al bisogno».

Per curare l’incontinenza è molto importante fare prevenzione. Per esempio, collaborare con le scuole materne, dove professionisti della continenza illustrano agli operatori scolastici, ai genitori e ai nonni le buone abitudini per svezzare il bambino dall’uso del pannolino, sino alle buone pratiche per l’utilizzo del gabinetto, l’igiene intima e il lavaggio delle mani. Francesco Diomede, paziente e presidente della FINCOPP, oltreché componente della Giunta Nazionale FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha commentato;

«L’incontinenza incide pesantemente sulla qualità e quantità di vita, provocando ansia e depressione nelle persone colpite: solo una minoranza di loro, infatti, vincendo l’imbarazzo e la vergogna, si rivolge al medico. La patologia, invece, come evidenziano i massimi esperti nel settore, spesso può essere curata con successo tramite la rieducazione perineale, i farmaci, le infiltrazioni locali, la chirurgia mininvasiva, i pace-maker e la neuromodulazione».

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