Benessereblog Salute Infezioni da zecche: diagnosi e cure tempestive con le nuove tecnologie

Infezioni da zecche: diagnosi e cure tempestive con le nuove tecnologie

Infezioni da zecche: diagnosi e cure sempre più tempestive grazie alle nuove tecnologie usate in medicina.

Infezioni da zecche: diagnosi e cure tempestive con le nuove tecnologie

Infezioni da zecche in aumento. Ma grazie a nuove tecnologie le diagnosi e, di conseguenza, anche le cure si fanno sempre più tempestive. I cambiamenti climatici in atto non sconvolgono solo il mondo, ma anche la nostra salute, con l’Italia a rischio per il climate change. Le temperature che si alzano favoriscono lo sviluppo di infezioni trasmesse ad esempio da zecche che si trovano a latitudini e altitudini più elevate e presente in aree geografiche dove prima erano assenti.

In Italia a essere maggiormente colpito è il Nord Est, con regioni come Veneto e Friuli Venezia-Giulia e le province di Trento e Bolzano: qui sono stati riscontrati casi di borelliosi di Lyme ed encefalite da zecche, malattie trasmesse dalle zecche Ixodes ricinus. Massimo Galli, presidente SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, spiega:

La Tick-born encephalytis (TBE) è una grave malattia del sistema nervoso centrale che può causare morte o danni neurologici permanenti. Il tasso di letalità nelle persone infettate dal sottotipo occidentale è in media il 2% dei casi clinicamente manifesti, ma le infezioni subcliniche rappresentano il 70%- 98% del totale. La malattia interessa un’ampia fascia del continente eurasiatico, dalla Siberia orientale all’Austria. Le segnalazioni in Europa sono aumentate del 400% dall’ultimo quarto del secolo scorso. Nel 2016, I casi di TBE confermati in Europa sono stati 2.674, per un tasso di notificazione di 0,6 casi per 100.000 abitanti. Gran parte delle segnalazioni vengono da Austria, Repubblica Ceca e Slovenia, ove la vaccinazione è raccomandata per tutta la popolazione.

L’infezione avviene tramite le zecche che mordono i roditori e poi l’essere umano. Con l’aumento delle temperature si sta di più all’aria aperta e si corrono ovviamente maggiori rischi, anche se il periodo da tenere d’occhio è ampio, da aprile a ottobre almeno. Ma le zecche sono vettori anche di altre malattie. Per fortuna la tecnologia viene in nostro soccorso rendendo la diagnosi più veloce. E quindi, di conseguenza, anche la scelta del trattamento, perché individuare il patogeno in fretta è fondamentale.

Esiste ad esempio il test di diagnostica molecolare, realizzato da Clonit, che grazie a un solo campione di materiale biologico può individuare la presenza di uno dei sette agenti patogeni che si possono collegare al morso di zecca in un paio d’ore. È un test che non ha bisogno di stare in frigo, quindi è anche molto pratico.

Foto Pixabay

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