Inquinamento: ogni settimana mangiamo 5 grammi plastica
Non solo tartarughe e pesci del mare: anche l’uomo mangia la plastica. Ecco cosa spiegano gli esperti.
Il problema dell’ingestione della plastica non riguarda solo tartarughe e altri animali del mare e della terra, ma riguarda anche noi esseri umani. A renderlo noto è un nuovo studio condotto dai membri dell’Università di Newcastle con il titolo ‘No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People‘, secondo cui l’uomo ingerisce fino a 2000 frammenti di plastica a settimana (corrispondenti a circa 5 grammi, vale a dire all’equivalente in peso di una carta di credito. In un anno riusciamo ad ingerire anche più di 250 grammi di plastica.
Per giungere a questa conclusione gli autori dello studio commissionato dal WWF hanno analizzato più di 50 precedenti ricerche, ed hanno scoperto che la maggior parte delle particelle ingerite sarebbe di dimensione inferiore ai 5 millimetri, e proverrebbe dall’acqua che beviamo (sia quella della bottiglia che quella del rubinetto), ma anche da alimenti come sale, frutti di mare e dalla birra.
A commentare gli allarmanti risultati di questo nuovo studio è stato anche Marco Lambertini, direttore internazionale del WWF, che sottolinea come quello dell’inquinamento da plastica debba essere considerato un problema globale:
Mentre le ricerche indagano sui potenziali effetti negativi sulla salute umana, è chiaro a tutti che si tratta di un problema globale, che può essere risolto solo affrontando le cause alla radice. Se non vogliamo plastica nel corpo, dobbiamo fermare i milioni di tonnellate di plastica che continuano a diffondersi nella natura. E’ necessaria un’azione urgente a livello di governi, di imprese e di consumatori, e un trattato globale con obiettivi globali.
via | Ansa
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