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Instagram crea dipendenza? Non esattamente

Instagram crea dipendenza? La risposta vi sorprenderà. Ecco cosa spiegano gli autori di un nuovo studio sull'utilizzo dei social media

Instagram crea dipendenza? Non esattamente

Facebook, TikTok e Instagram creano dipendenza negli utenti? Molte persone sostengono di si. Del resto, gli effetti che questi strumenti esercitano sulla nostra vita sono evidenti. Molti giovani e adulti trascorrono ore e ore su Instagram, trascurando delle attività molto più importanti e utili, come lavorare, studiare, fare sport o vedersi con gli amici.

Tutto ciò, rappresenta un campanello d’allarme che non bisognerebbe ignorare.

L’uso eccessivo dei social media è indubbiamente un comportamento da scoraggiare e da non sottovalutare. Ma possiamo parlare davvero di “dipendenza”? La risposta a questa domanda arriva da un nuovo studio condotto dai membri dell’Università di Strathclyde, in Scozia.

Secondo gli autori, l’uso eccessivo dei social network potrebbe non equivalere a un vero e proprio problema di dipendenza.

Per esaminare la questione, gli autori hanno arruolato un campione di 100 partecipanti, ai quali è stato chiesto di individuare delle specifiche app di social sullo schermo di uno smartphone in modo rapido e accurato, ignorando le altre applicazioni.

I partecipanti differivano nell’uso quotidiano di smartphone e social media. Vi erano persone che trascorrevano molto tempo usando app come Instagram e Facebook, e altre che invece trascorrevano meno tempo su tali piattaforme.

Instagram non crea dipendenza

Ebbene, dal comportamento dei partecipanti è emerso che l’attenzione di coloro che usavano più spesso i social media non era immediatamente attratta dalle app di social network rispetto a quella dei partecipanti che usavano meno tali strumenti.

Gli autori parlano di “pregiudizio attenzionale”, un tratto distintivo che caratterizza le persone con dipendenze.

L’uso dei social media è diventato una parte onnipresente della società, con 3,8 miliardi di utenti in tutto il mondo. Mentre la ricerca ha dimostrato che ci sono aspetti positivi nell’engagement dei social media, come i sentimenti di connessione sociale e benessere, gran parte dell’attenzione si è concentrata sugli effetti negativi sulla salute mentale associati a un uso eccessivo, come livelli più elevati di depressione e ansia.

Dallo studio – sottolineano gli autori – non sono emerse prove di pregiudizi attenzionali. Naturalmente saranno necessarie ulteriori ricerche sugli effetti dell’uso dei social media, sia positivi che negativi, prima di poter ottenere delle risposte definitive. Nel frattempo, sarà senz’altro benefico ridurre il tempo trascorso su Facebook, Instagram e altre applicazioni, e dedicare la nostra attenzione a cose ben più importanti.

via | ScienceDaily
Foto di Anastasia Gepp da Pixabay

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