Inverno in salute: le malattie da cui difendersi nei mesi più freddi dell’anno
Quando le temperature si abbassano virus e batteri possono farci ammalare. La colpa non è però tutta del freddo: ecco perché esistono i "mali di stagione" e come difendersi dal loro attacco
Arriverà il freddo, arriveranno le malattie. E’ questo quello che passa nella mente della maggior parte di noi all’avvicinarsi dei mesi invernali, ed effettivamente non si tratta di un pensiero balzano. Le malattie tipiche della stagione fredda non mancano, prima fra tutte la tanto temuta influenza. La colpa della loro diffusione non è però l’abbassamento delle temperature in sé e per sé, né il spesso invocato calo delle difese immunitarie che accompagnerebbe l’arrivo della brutta stagione. Piuttosto, il fattore da incolpare è l’umidità.
In effetti basta pensare a perché conserviamo i cibi in frigorifero per rendersi conto che i microbi non stanno di certo bene alle basse temperature. Il freddo aiuta a conservare i cibi proprio perché limita la proliferazione dei germi che possono danneggiarli. Allo stesso modo, anche batteri e virus che possono farci ammalare ricevono un duro colpo con la diminuzione delle temperature.
Quando fa freddo, però, noi cerchiamo di scaldarci, e per farlo ci affidiamo al riscaldamento (a volte anche esagerando un po’ con la temperatura), chiudendoci in case e uffici in cui a regnare è proprio l’umidità. Sono esattamente queste le condizioni amate dai microbi, che proprio dove noi ci sentiamo al riparo sono più pronti ad aggredirci. Per di più i mezzi di trasporto non fanno che peggiorare la situazione: anche al loro interno l’umidità è spesso regina e il sovraffollamento rende più facile la trasmissione dei germi.
Resta il fatto che anche se il freddo è solo indirettamente responsabile della loro comparsa, i cosiddetti mali di stagione esistono davvero.
Nemici da combattere al freddo
Il nemico più temuto è senza dubbio l’influenza. Fortunatamente ogni anno è possibile vaccinarsi contro i ceppi virali più attesi durante la stagione invernale che ci attende. Il vaccino è particolarmente consigliato ad alcune categorie a rischio, come gli anziani e le donne incinte, ma tutti possono decidere di proteggersi dalla febbre alta, dai dolori muscolari e dal mal di gola tipici di questo malanno invernale vaccinandosi. Per chi sceglie di non farlo la prevenzione passa fondamentalmente da corrette norme igieniche, in particolare lavarsi spesso le mani e coprirsi naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce.
Nel caso in cui ci si ammali, vietato infilare subito in bocca un antibiotico: contro un virus è del tutto inutile! Solo in caso di sovrainfezioni batteriche il medico – e lui soltanto! – sarà il primo a compilarvi una ricetta per acquistarlo; in caso contrario intestardirsi è inutile: gli antibiotici non servono. La febbre e i dolori possono essere contrastati con antinfiammatori, ma gli elementi che non devono mancare per guarire sono riposo, tanta acqua e un’alimentazione adeguata.
Oltre all’influenza anche le sindromi parainfluenzali e il classico raffreddore possono provare la salute quando fa freddo. Capita, così, che alla febbre e ai dolori muscolari si aggiungano disturbi gastrointestinali, tosse e naso chiuso. Nel caso dei cosiddetti virus intestinali non resta che aspettare che tutto passi cercando, per quanto possibile, di mangiare qualcosa e di non disidratarsi. Anche il raffreddore tende a risolversi da sé in qualche giorno; in caso di difficoltà respiratorie ci si può affidare a decongestionanti nasali o ai classici suffumigi della nonna, mentre anche in questo caso è vietato assumere antibiotici senza che sia stato il medico a prescriverli.
In altri casi i virus possono colpire direttamente la gola. Qui a proliferare possono essere anche i batteri e le conseguenze possono variare dalle tonsilliti alle laringiti e alle faringiti. Il sintomo principale è il dolore, cui si possono aggiungere febbre, tosse secca o grassa e anche la comparsa delle classiche placche. Meglio rivolgersi al medico per capire cosa fare: in questo caso l’antibiotico potrebbe essere indispensabile per guarire.
Infine, l’otite. Ad esserne colpiti sono soprattutto i bambini, alle prese con le conseguenze di un’infezione non adeguatamente trattata che da altre zone dell’organismo (ad esempio dalla gola) si estende all’orecchio. Il sintomo distintivo del problema è il dolore all’orecchio, che spesso è associato a febbre alta. In genere cure adeguate permettono di guarire in una decina di giorni. Anche per questo è fondamentale rivolgersi al medico: il rischio è di trascinare il problema oltre il tempo necessario per risolverlo.
Poche regole per difendersi
Le regole per difendersi da questi nemici invernali sono poche e semplici: mangiare in modo sano ed equilibrato, praticare un’attività fisica regolare, non fumare. Seguire, in altre parole, uno stile di vita sano, ricordando sempre anche l’importanza di una corretta igiene.
Sembra invece che sia inutile puntare tutto su integratori e supplementi vari. Gli esperti sembrano piuttosto convinti del fatto che le prove della loro efficacia preventiva non siano ancora tali da portare a consigliarne l’assunzione. Meglio, insomma, un frutto in più che una pillola al giorno.
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