Ipertensione polmonare, arriva la cartella elettronica
L'obiettivo? Permette una gestione ottimale e standardizzata dei pazienti in Italia
Chi lotta contro l’ipertensione polmonare, una malattia rara di cui soffrono tra i 2.500 e i 3.000 italiani, ha da oggi uno strumento in più a sua disposizione. Si tratta di una cartella elettronica messa a punto dall’Associazione Malati Ipertensione Polmonare (Amip) è presentata oggi durante l’incontro “Ipertensione polmonare: Il network come strumento per l’appropriatezza diagnostico terapeutica”, tenutosi a Roma.
La nuova cartella clinica informatizzata è pensata per permettere una gestione ottimale e standardizzata di tutti i pazienti italiani. Uno strumento necessario se, come spiega Carmine Dario Vizza, responsabile del Centro Ipertensione Polmonare Primitiva e Forme Associate dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma,
su 2.500-3.000 pazienti stimati in Italia probabilmente solo 1.500 sono trattati in modo adeguato presso centri di alta specializzazione.
Oggi in Italia sono disponibili 7 farmaci specifici per questa malattia, una situazione ben diversa da quella di vent’anni fa, quando l’unica possibile terapia era il trapianto di polmone. L’arrivo di questi farmaci ha permesso un miglioramento significativo dell’incidenza e della mortalità della patologia. Restano, però, ancora dei pazienti che ricevono le cure in centri con poca esperienza del campo, senza poter accedere alle terapie più potenti, ma, spiega Vizza, complesse.
Nel nostro centro
conclude l’esperto
la ricerca e l’assistenza si accompagnano a una intensa attività educazionale per sensibilizzare i colleghi e creare un network collaborativo.