Benessereblog Salute Ipertrofia cardiaca, ecco il cuore in miniatura che permette di testare nuovi farmaci

Ipertrofia cardiaca, ecco il cuore in miniatura che permette di testare nuovi farmaci

E' largo solo 1 millimetro e batte al ritmo di 30 colpi al minuto. Ecco di cosa si tratta e quali opportunità apre in ambito cardiologico

Ipertrofia cardiaca, ecco il cuore in miniatura che permette di testare nuovi farmaci

Gli scienziati dell’Abertay University, nel Regno Unito, hanno ottenuto in laboratorio un cuore in miniatura in grado di battere. Largo solo 1 mm, è stato ottenuto a partire dalle cellule staminali e può contrarsi autonomamente ad un ritmo di 30 battiti per minuto. L’intenzione dei ricercatori, guidati dal biotecnologo medico Nikolai Zhelev, è utilizzare questo piccolissimo cuore per trovare una cura per l’ipertrofia cardiaca, un disturbo potenzialmente letale causato da una crescita eccessiva del muscolo cardiaco, che diventando spesso e rigido ostacola la capacità del cuore di pompare il sangue dell’organismo.

I trattamenti attualmente a disposizione aiutano a ridurre i sintomi dell’cardiomiopatia ipertrofica, ma al momento non esiste una cura definitiva per questa patologia. Zhelev e colleghi sono però riusciti a indurre l’ipertrofia nel cuore miniaturizzato per identificare le molecole che portano allo sviluppo della malattia. “Anche se in passato sono stati ottenuti cuori umani in laboratorio, è la prima volta che è stato possibile indurre una malattia al loro interno”, sottolinea Zhelev. A renderlo possibile è stato l’uso di particolari molecole che hanno indotto nel cuore artificiale i sintomi dell’ipertrofia. Specifici biosensori hanno invece permesso di marcare molecole al suo interno e identificare quelle responsabili della malattia.

A questo punto i ricercatori hanno messo a punto farmaci specifici per bloccare specifici processi cellulari che sono risultati coinvolti nell’induzione dell’ipertrofia. Alcune delle molecole testate sono risultate avere un effetto negativo sul cuore, a esempio accelerazioni del battito o arresti cardiaci, ma un farmaco particolare (un nuovo antitumorale) è riuscito a bloccare lo sviluppo della malattia.

Questo cuore in miniatura ha quindi delle reali potenzialità applicative in campo farmaceutico. “Una volta che sapremo esattamente quali composti funzionano e quali no”, spiega Zhelev, “svilupperemo nuovi farmaci che poi saranno sottoposti a ulteriori test, prima di essere eventualmente sperimentati nell’uomo”.

Guarda il video che mostra il battito del cuore in miniatura!

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Via | Abertay University

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