Ischemia cerebrale e ictus, che differenze ci sono
Che cos’è un ictus e quando si può parlare di ischemia? Ecco che in che cosa si differenziano questi due termini.
L’ictus cerebrale è dalla chiusura o dalla rottura di un vaso cerebrale. È un evento improvviso che danneggia le cellule cerebrali poiché non ricevono ossigeno e i nutrienti del sangue o sono schiacciate dalla comprensione del sangue uscito. Quando le cellule restano senza ossigeno si parla di ischemia (occlusione di una vena), nel secondo caso invece di emorragia cerebrale.
Quali sono i sintomi dell’ictus? Si manifesta con mancanza di forza, o formicolio e mancanza di sensibilità ad un braccio e ad una gamba, ma anche ad uno solo di questi. Possibile poi che vi sia difficoltà nel parlare o difficoltà nel vedere da un lato. Questi sintomi potrebbero manifestarsi all’improvviso e poi scomparire. In questo caso di si parla di TIA, ovvero attacchi ischemici transitori. Sono una sorta di anticamera dell’ictus.
Gli ictus ischemici possono essere dovuti a una trombosi ( formazione di un coagulo di sangue detto “trombo”) o a un’embolia, mentre l’ictus emorragico è causato dalla pressione alta che preme contro le pareti delle arterie fino a quando non si rompono. Tra le altre cause: aneurismi, connessioni anomale tra arterie e vene, cancro e uso di droghe come cocaina.
L’ischemia cerebrale è quindi una forma di ictus. In tutti i casi, anche davanti a un probabile TIA, dobbiamo chiamare i soccorsi. Sono considerate delle vere e proprie emergenze mediche.