Italiani e antibiotici, nel 2012 il consumo è diminuito
Al Nord le Regioni più virtuose, ma la tendenza alla riduzione è maggiore al Sud
Buone notizie dal Rapporto 2012 dell’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed) dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco: nel 2012 sia il consumo di antibiotici sia la spesa per il loro acquisto sono diminuiti rispetto a quanto registrato nel 2011. In particolare, il consumo degli antibiotici dispensati in regime di assistenza convenzionata si è ridotto del 6,1%, mentre la spesa ha vissuto una flessione del 16,3%, dati che si possono tradurre nel consumo di circa 21 dosi di antibiotici al giorno ogni mille abitanti con una spesa pro capite di poco meno di 12 euro.
In molte regioni dal 2004 a oggi è stata registrata una tendenza alla riduzione dei consumi di questi farmaci, soprattutto in Campania, dove sono diminuiti dell’1,5%, e in Sicilia, dove è stato rilevato un -1,3%. I consumi più intensi sono stati però registrati proprio al Sud, dove nella sola Campania sono state utilizzate 31 dosi al giorno ogni mille abitanti. Seguono la Puglia, con 27,8 dosi giornaliere ogni mille abitanti e la Calabria con 26,6 dosi giornaliere ogni mille abitanti.
La maggiore tendenza all’incremento del consumo di antibiotici è stato però rilevato in Piemonte, dove dal 2004 è aumentato dell’1,2%. Ciononostante, è nelle Regioni del Nord che sono stati rilevati i consumi più bassi del 2012. Gli assistiti più virtuosi sono infattiquelli della Provincia Autonoma di Bolzano, che hanno consumato solo 12,6 dosi giornaliere ogni mille abitanti, i liguri con le loro 14,3 dosi giornaliere ogni mille abitanti e il Friuli Venezia Giulia con 14,6 dosi giornaliere ogni mille abitanti.
Per quanto riguarda, invece, le categorie di antibiotici più utilizzate in regime di assistenza convenzionata sono state le associazioni di penicilline, i macrolidi e i lincosamidi, le penicilline ad ampio spettro e le penicilline sensibili alle beta-lattamasi.