Benessereblog Salute Malattie La buona salute è nella regolarità

La buona salute è nella regolarità

L’irregolarità del sonno e delle abitudini alimentari sconvolgono i ritmi circadiani con conseguenze sull'obesità, sul metabolismo e sulla regolazione del glucosio

La buona salute è nella regolarità


E’ piuttosto noto che l’irregolarità del sonno e delle abitudini alimentari sconvolgono i ritmi circadiani con conseguenze sull’obesità, sul metabolismo e sulla regolazione del glucosio. I ritmi circadiani del corpo (anche noto come “orologio biologico”), svolgono un ruolo fondamentale nel funzionamento del metabolismo degli zuccheri e dell’equilibrio energetico; questo orologio interno influenza la nostra capacità di metabolizzare certi cibi in certi momenti: ad esempio quando mangiamo di notte, gli enzimi e il sistema metabolico potrebbero non essere abbastanza svegli per trasformare il grasso in energia, pertanto i cibi mangiati di notte vengono facilmente trasformati in grasso.

Ma fino a che punto una vita irregolare può danneggiare la nostra salute?

Un recente studio condotto su 177,184 lavoratrici sottoposte a turni di notte, ha cercato di indagare l’associazione tra le abitudini irregolari legate ad un lavoro a turni e l’aumento del rischio di diabete di tipo 2, malattia cronica tra le più diffuse nel mondo occidentale. Nel diabete di tipo 2, che è la forma più comune di diabete, le cellule non ricevono un’adeguata quantità di glucosio per produrre energia a causa dell’insulinoresistenza.

Dallo studio è risultato che un periodo prolungato di turni irregolari, anche di notte è associato ad un aumento modesto del rischio di diabete di tipo 2 che si può parzialmente mediare attraverso il controllo del peso corporeo e una dieta appropriata.

Se da una parte lo studio conferma la necessità di una vita regolare per evitare un aumento dei rischi di diabete di tipo 2, seppur modesto, dall’altra sappiamo che è possibile prevenire – almeno parzialmente – la comparsa della malattia cronica con screening regolari e un’alimentazione controllata, in particolare se il nostro lavoro ci costringe a ritmi irregolari.

Via | PLos Medicine
Foto | Flickr

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