La colina riduce il rischio di demenza
Un nuovo studio rivela che assumere le giuste quantità di colina aiuta a ridurre il rischio di demenza.
La colina potrebbe aiutare a tenere alla larga il rischio di demenza. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai membri della University of Eastern Finland, che rivela che l’assunzione di fosfatidilcolina è in effetti associata a un ridotto rischio di sviluppare questa condizione.
Le principali fonti alimentari di questa sostanza sono rappresentate da uova e carne, ma gli autori dello studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, spiegano che la colina è un nutriente essenziale che si trova generalmente anche in molti altri alimenti, come frutta secca, fagioli, spinaci, germe di grano e molti altri.
Tale sostanza è necessaria per la formazione del neurotrasmettitore acetilcolina, e studi precedenti hanno collegato la sua assunzione a una migliore elaborazione cognitiva.
Per esaminare l’effetto della colina sulla salute del nostro cervello i ricercatori hanno analizzato circa 2.500 uomini finlandesi di età compresa tra 42 e 60 anni, esaminandone le abitudini alimentari, lo stile di vita e la salute in generale. Durante il periodo di follow-up, 337 uomini hanno sviluppato demenza, ma gli autori hanno osservato che il rischio di sviluppare tale condizione era più basso del 28% negli uomini con il più alto apporto di fosfatidilcolina nella dieta, rispetto a quello registrato negli uomini con il più basso apporto.
Alla luce di quanto emerso, gli autori ritengono necessario condurre ulteriori studi per confermare l’effetto della colina per la salute del nostro cervello:
Questo è solo uno studio osservazionale e abbiamo bisogno di ulteriori ricerche prima di poter trarre conclusioni definitive.
via | ScienceDaily
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