L’ansia e la depressione si rivelano fattori determinanti nel compromettere l’efficacia delle terapie anticancro e nel ridurre la sopravvivenza dei pazienti oncologici. Questa conclusione emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, che ha esaminato un campione di 227 pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in fase avanzata, sottoposti a trattamenti di immunoterapia. I dati raccolti evidenziano che tra i pazienti con un elevato livello di distress emotivo, solo il 46% è rimasto in vita dopo due anni, rispetto al 65% di quelli senza tali problematiche. A fronte della carenza di psicologi specializzati in oncologia, presenti in Italia solo nel 20% delle strutture sanitarie, è stata lanciata la piattaforma ‘In buona salute’, la prima risorsa online dedicata alla psiconcologia, presentata il 2 marzo 2025 a Milano.
Gabriella Pravettoni, dell’Istituto Europeo di Oncologia e docente presso l’Università di Milano, sottolinea l’importanza del supporto psiconcologico per i pazienti oncologici. “Si stima che oltre il 50% dei pazienti sviluppi livelli significativi di distress emotivo, influenzando negativamente la qualità della vita e l’aderenza ai trattamenti, con conseguenze sulla sopravvivenza“, afferma Pravettoni. La piattaforma offre risorse e supporto emotivo, con un programma consigliato di 10 sedute online da 50 minuti. Secondo Pravettoni, iniziative come ‘In buona salute’ possono fornire un aiuto concreto e personalizzato a chi affronta il tumore, permettendo un percorso di cura psicologica mirato al miglioramento del benessere mentale in tutte le fasi della malattia.
Le implicazioni psicologiche di una diagnosi di cancro sono spesso trascurate rispetto ai bisogni clinici immediati. Pravettoni osserva che i medici possono avere difficoltà a discutere di questi temi durante le visite, a causa di vincoli temporali, mentre i pazienti possono mostrarsi riluttanti a esprimere le proprie preoccupazioni. Anche quando i problemi psicologici vengono riconosciuti, la loro gestione pratica risulta complessa, poiché non esiste un modello di valutazione e intervento universale. Lucia Del Mastro, direttrice della Clinica di Oncologia Medica dell’Ospedale San Martino di Genova, riporta un’indagine retrospettiva che ha esaminato l’accettazione della chemioterapia adiuvante tra donne con carcinoma mammario. Tra le pazienti affette da depressione che non hanno cercato supporto psicologico, solo il 51% ha accettato di sottoporsi al trattamento.
L’associazione tra sintomi depressivi e riduzione della sopravvivenza può derivare non solo dalla scarsa aderenza ai trattamenti, ma anche dalla risposta allo stress cronico e dai meccanismi immunitari coinvolti. Del Mastro sottolinea l’importanza di riconoscere il ruolo dello psiconcologo all’interno del team multidisciplinare, evidenziando la necessità di informare i pazienti riguardo alle opportunità di accesso a questi servizi. La diagnosi di cancro porta con sé una serie di problematiche psicologiche, tra cui stress, disturbi d’ansia e alterazioni dell’immagine corporea, come afferma Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia. “È fondamentale che lo psiconcologo sia presente fin dall’inizio, in ogni colloquio con l’oncologo medico. Ci impegniamo a superare le attuali limitazioni e a garantire il rispetto delle linee guida europee che prevedono la presenza di uno psiconcologo in tutte le Breast Unit“, conclude D’Antona, accogliendo con favore l’iniziativa della nuova piattaforma online.