
La dieta mediterranea tiene alla larga il rischio di atrofia cerebrale. A suggerirlo è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Neurology, e condotto dai membri dell’Università di Edimburgo in Scozia, i quali hanno esaminato gli effetti della dieta mediterranea sul volume totale del cervello, il volume della materia grigia, e lo spessore della corteccia cerebrale. Gli autori spiegano che, con l’età, il cervello umano tende a restringersi, e questo può causare problemi per l’apprendimento e la memoria.
Per esaminare la questione gli esperti hanno seguito un campione di 967 persone con demenza, di età compresa tra 73 e 76 anni, per un periodo di 3 anni. I 967 partecipanti sono stati invitati a compilare un questionario relativo alla loro dieta quando avevano 70 anni (ovvero 3 anni prima di raccogliere i dati sul volume del cervello). Poi, 562 partecipanti si sono sottoposti a una scansione del cervello all’età di 73 anni, al fine di misurare il volume del cervello totale, il volume della materia grigia e lo spessore corticale. Di queste, 401 persone hanno avuto una seconda scansione cerebrale all’età di 76 anni.
Gli scienziati hanno scoperto l’esistenza di un’associazione tra aderenza alla dieta mediterranea e volume del cervello. I partecipanti che non hanno seguito strettamente la dieta avevano maggiori probabilità di sviluppare atrofia cerebrale durante l’intervallo di 3 anni.
La scarsa aderenza alla dieta sarebbe stata associata ad uno 0,5% maggiore di riduzione del volume cerebrale totale rispetto a quello registrato in coloro che seguivano meglio la dieta mediterranea.
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via | MedicalNewsToday