La dislessia colpisce un bambino per classe
La dislessia colpisce in Italia circa 350.000 bambini, circa uno per classe. La dislessia è un disturbo che si manifesta soprattutto nei bambini in età scolare perchè è un danno di origine neurobiologica che comporta difficoltà a riconoscere i caratteri alfabetici e numerici.La dislessia non ha niente a che fare con l’intelligenza: i bambini dislessici […]
La dislessia colpisce in Italia circa 350.000 bambini, circa uno per classe. La dislessia è un disturbo che si manifesta soprattutto nei bambini in età scolare perchè è un danno di origine neurobiologica che comporta difficoltà a riconoscere i caratteri alfabetici e numerici.
La dislessia non ha niente a che fare con l’intelligenza: i bambini dislessici sono intelligenti, solo hanno problemi ad attribuire significato ai numeri e a svolgere operazioni matematiche ed hanno difficoltà a distinguere i caratteri, quindi a leggere e a scrivere. Spesso, i primi sintomi della dislessia, sono riconosciuti dai genitori prima che dagli insegnanti che tendono ad attribuire la lentezza e le difficoltà dei dislessici a poca voglia di apprendere più che ad un disturbo vero e proprio.
Un bambino nasce dislessico, ma con la dislessia può tranquillamente convivere, se gli attori sociali intorno a lui riconoscono il problema e si comportano di conseguenza, considerando il dislessico come un alunno particolare per il quale sarebbero necessari strumenti appositi come, ad esempio, il computer con lettore vocale, spiegazioni ed interrogazioni orali invece che scritte, l’uso della tavola pitagorica e della calcolatrice. Basta poco per far sentire un bambino dislessico uguale agli altri.
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