La recente sperimentazione sull’impiego di droni nell’olivicoltura ha portato a risultati significativi, dimostrando l’efficacia di questa tecnologia nella difesa delle piante e nella qualità delle olive e dell’olio d’oliva. Questo progetto, condotto dal Cersaa, l’Azienda speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria, in collaborazione con il Consorzio di Tutela dell’Olio extra vergine di oliva Dop Riviera Ligure, è stato presentato durante la seconda conferenza internazionale dedicata a ricercatori e professionisti del settore, tenutasi a Roma.
La sperimentazione ha messo in luce l’applicabilità dei droni anche in contesti difficili, come le terrazze liguri, evidenziando la loro precisione nella distribuzione dei prodotti fitosanitari. I dati raccolti indicano che l’uso dei droni non solo è efficace, ma ha anche un impatto ambientale trascurabile. Il confronto economico tra i costi dei trattamenti effettuati con droni e quelli convenzionali ha mostrato un chiaro vantaggio per i droni, grazie al minor utilizzo di prodotto e alla maggiore capacità di lavoro.
Giovanni Minuto, direttore del Cersaa, aveva già espresso l’importanza di questo approccio, sottolineando come la distribuzione di prodotti “Attract and kill” con volumi d’acqua ridotti possa ridurre la caduta a terra dei fitosanitari del 20%, con una dispersione ambientale quasi assente a 10 metri dall’area trattata. I tecnici hanno aggiunto che questa metodologia contribuisce a ridurre significativamente i residui negli alimenti, rispetto ai metodi chimici tradizionali.
L’adozione della olivicoltura di precisione sta diventando una realtà sempre più concreta. Il Consorzio di Tutela dell’Olio Dop Riviera Ligure ha evidenziato l’importanza di continuare con sperimentazioni sistematiche per validare i risultati ottenuti e per presentare le scoperte ai Ministeri competenti. L’obiettivo è facilitare l’integrazione della tecnologia avanzata nel settore agricolo, con particolare attenzione all’olivicoltura.
Per realizzare questi obiettivi, è fondamentale che l’Unione Europea e gli stati membri introducano nuove normative riguardanti l’uso dei droni in agricoltura, in particolare per quanto riguarda l’applicazione di prodotti fitosanitari. Carlo Siffredi, presidente del Consorzio di Tutela, ha sottolineato come la protezione delle piante di olive sia cruciale per ridurre le perdite produttive e come la diminuzione dell’uso di agrofarmaci possa rappresentare un beneficio sia per gli operatori che per l’ambiente. L’uso dei droni, quindi, si configura come un’opportunità ecologica e sostenibile per l’olivicoltura ligure, promuovendo una pratica più responsabile e innovativa nel settore.