Benessereblog Salute La mononucleosi nei bambini: sintomi, durata e cura

La mononucleosi nei bambini: sintomi, durata e cura

La mononucleosi è una malattia infettiva molto contagiosa che colpisce spesso bambini e adolescenti. Vediamo sintomi e cure

La mononucleosi nei bambini: sintomi, durata e cura

La mononucleosi, anche chiamata malattia del bacio perché si contagia prevalentemente attraverso al saliva, è una infezione provocata da uno dei tanti virus della famiglia degli Herpes, ovvero il virus Epstein-Barr (EBV).

I bambini e gli adolescenti sono le “vittime” preferite di questo germe infettivo, anche perché la trasmissione avviene molto più facilmente per contatto diretto. Il virus della mononucleosi, come tutti gli herpes virus (tra cui quello della varicella), viene facilmente disinnescato dal sistema immunitario, ma non debellato completamente.

Esso rimane “dormiente”, quindi non più in grado di replicarsi, nell’organismo, ma in determinate situazioni, ad esempio in gravidanza, può riattivarsi e diventare di nuovo infettivo e contagioso. Come anticipato, la mononucleosi sia nei bambini che negli adulti si trasmette attraverso la saliva (e quindi i baci), ma nono solo. In generale tutti i liquidi corporei sono infetti, quindi anche le lacrime e il muco nasale.

Trasmettersi la malattia è quindi facile quando si abbia un contatto ravvicinato con la persona contagiata, ma anche attraverso uno scambio di oggetti (spazzolini, un bicchiere usato, posate), con chi sia infetto. Una volta entrato nell’organismo il virus resta in incubazione per un tempo abbastanza lungo, circo un mese, anche due. Nei bambini, però, l’esordio della malattia è anticipato rispetto agli adulti e anche i sintomi sono più intensi. Vediamoli:

Come si cura la mononucleosi? Va esclusa la somministrazione degli antibiotici, del tutto inutili contro questo virus, ma piuttosto di useranno farmaci sintomatici, soprattutto antipiretici in caso di febbre superiore ai 38° e mezzo. Il sistema immunitario di un bambino in buona salute è del tutto in grado di neutralizzare il virus da solo, pertanto è meglio evitare di far scendere subito la febbre non appena raggiunga i 38°, perché si allungherebbero i tempi di guarigione, che sono comunque abbastanza lunghi.

In genere, infatti, la malattia del bacio si supera in 15 giorni/un mese (periodo dopo il quale il bambino non è più infettivo). La terapia migliore consiste nel riposo a letto, in una dieta leggera ma nutriente a base di cibi molto brodosi e di liquidi per reidratarlo, e tanta pazienza. Latte caldo con miele o spray alla propoli possono lenire l’infiammazione e il fastidio alla gola. La mononucleosi non è una malattia infettiva grave, e i bambini in genere si riprendono rapidamente e senza strascichi.

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