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La recessione si combatte con l’ottimismo

Si fa presto a dirlo, più complicato metterlo in pratica: in tempi in cui i licenziamenti sono dietro l’angolo – o già caduti come mannaie su molte teste – e la situazione economica internazionale è disastrata, immaginare di essere ottimisti è ben ardua impresa. Di che cosa mai potremmo bearci, quando non sappiamo se domani […]

La recessione si combatte con l’ottimismo

Si fa presto a dirlo, più complicato metterlo in pratica: in tempi in cui i licenziamenti sono dietro l’angolo – o già caduti come mannaie su molte teste – e la situazione economica internazionale è disastrata, immaginare di essere ottimisti è ben ardua impresa. Di che cosa mai potremmo bearci, quando non sappiamo se domani avremo ancora di che vivere?

Vista così somiglia tanto ad una catastrofe ma per molti lo è già. Gli psicologi spiegano che due sono le reazioni più diffuse: rifiuto di andare a fondo e conseguente reazione a colpi d’ottimismo e moltiplicato impegno o… depressione.

Sorprendentemente, pare che nonostante tutto sia l’ottimismo a farla da padrone. O una sua forma temperata e nascosta dietro la voglia di tirarsi fuori da una condizione di precarietà (diventata quasi regola di questi tempi). Vi stupisce? Non troppo, di sicuro: se il sorriso è l’arma migliore per affrontare le difficoltà, più che mai in questa congiuntura sarà necessario sfoderare il più smagliante.

Via | Telegraph.co.uk

Foto | Flickr

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