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La retinopatia diabetica: sintomi e cure

La retinopatia diabetica è una malattia degli occhi che può colpire i pazienti che soffrano di diabete da 8-10 anni. Vediamo come si manifesta e quali sono i trattamenti terapeutici più efficaci

La retinopatia diabetica: sintomi e cure

L’eccesso di zuccheri nel sangue, una disfunzione metabolica che porta all’insorgenza del diabete, può anche avere delle importanti ripercussioni sulla circolazione del sangue e sulla “tenuta” dei piccoli vasi che irrorano gli occhi, in particolare la retina.

Infatti i pazienti diabetici di “lungo corso”, ovvero chi soffra della malattia da 8-10 anni o più, è soggetto ad una tipica patologia oculare chiamata retinopatia diabetica. Essa è provocata da piccole emorragie visibili nel fondo dell’occhio e dalla formazione di micro aneurismi (rigonfiamenti dei capillari che irrorano umor vitreo e retina), come si trattasse di varici.

Queste lesioni iniziali non vengono percepite dal paziente, che inizia ad avere annebbiamenti della vista e comparsa di “mosche volanti” (puntini scuri che seguono il movimento dell’occhio) solo con il progresso della malattia. Infatti se non diagnosticata e curata con tempestività, la retinopatia può portare alla formazione di depositi di grasso ed emorragie sempre più frequenti che a lungo andare compromettono la nitidezza della visone.

Nei casi più gravi la retinopatia diabetica evolve in glaucoma emorragico a sua volta determinato da un aumento abnorme della pressione oculare. L’incidenza della retinopatia diabetica è elevata, nel senso che colpisce circa l’80% delle persone diabetiche da 8-10 anni in forme più o meno gravi. Circa il 10% dei diabetici non svilupperà mai la retinopatia, ma coloro che sono più a rischio sono i pazienti che abbiano avuto molti sbalzi insulinici e che non siano seguiti e curati in modo corretto.

Un diabete trascurato, infatti, aumenta in modo determinante anche il rischio di retinopatia diabetica grave. La malattia si diagnostica attraverso un esame accurato del fondo dell’occhio e, qualora venissero scoperte le prime lesioni, anche attraverso un test più specifico chiamato fluorangiografia.

Questo esame con mezzo di contrasto consente di fotografare la retina (localizzando, pertanto, le lesioni emorragiche), con uno strumento dotati di speciali filtri non prima di aver iniettato una sostanza fluorescente nell’occhio. Altro esame diagnostico molto efficace e meno invasivo è il test OCT, una tecnica di screening per immagini che divide l’occhio in sezioni tomografiche da monitorare.

Le cure della retinopatia diabetica dipendono dalla gravità della malattia. In fase iniziale, ad esempio, può bastare la somministrazione di farmaci che rinforzino le pareti dei capillari resi fragili dal diabete. Una buona tecnica terapeutica è poi la fotocoagulazione laser, che se effettuata precocemente, attraverso l’ablazione delle varici e degli aneurismi capillari, può stabilizzare la vista impedendo che si verifichino emorragie.

Se, però, la retinopatia è in fase già avanzata, allora si inietteranno direttamente nell’occhio dei farmaci antiangiogenici, aventi lo scopo di impedire la formazione di nuovi vasi e di aneurismi. Infine, nei soggetti in cui l’umor vitreo dell’occhio e la retina siano già stati invasi dal sangue emorragico, si procederà alla vitrectomia, che consiste nell’inserire una sonda sottilissima nell’occhio che aspiri i coaguli di sangue.

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Foto| via Pinterest

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