La sindrome affettiva stagionale esiste, svelate le cause biochimiche
Una nuova ricerca conferma l’esistenza della sindrome affettiva stagionale, e ne identifica le cause biochimiche nel cervello.
Una nuova ricerca conferma rivela il motivo per cui alcune persone soffrono di depressione stagionale, nota anche come “sindrome affettiva stagionale” (SAD), mentre altre persone invece riescono a superare l’inverno senza accusare alcun tipo di problema psicologico. Fino ad oggi avevamo sempre pensato che la causa di un simile fenomeno fosse da ricercare nel fatto che le giornate in inverno tendono ad accorciarsi e ad essere più grigie, e quindi più deprimenti. Se da una parte questo può senza dubbio essere vero, d’altra parte la ragione di un fenomeno del genere va ricercata essenzialmente all’interno del nostro cervello.
A renderlo noto sarebbero stati i membri dell’Università di Copenhagen, che attraverso un nuovo studio sono giunti alla conclusione che le persone con disturbo affettivo stagionale (SAD) mostrano delle significative differenze stagionali nel modo in cui si regola il neurotrasmettitore serotonina, rispetto invece alla maggioranza della popolazione che non presenta questo genere di disturbo.
Il SAD colpisce una grande quantità di persone, e si manifesta generalmente quando i livelli di luce, in autunno, diminuiscono. Per spiegare la causa di tale fenomeno, i ricercatori hanno analizzato 11 pazienti affetti da SAD e 23 individui sani, utilizzando una tomografia a emissione di positroni al fine di eseguire delle scansioni del cervello.
Grazie alle analisi eseguite, gli esperti sono stati in grado di dimostrare la presenza di significative differenze fra l’estate e l’inverno per quanto concerne i livelli del trasportatore della serotonina (SERT).
Per l’esattezza, sarebbe emerso che le persone che soffrivano di sindrome affettiva stagionale presentavano dei livelli di SERT più elevati, in media superiori del 5% in inverno rispetto all’estate, al contrario dei partecipanti sani, che in media, non hanno mostrato alcun cambiamento significativo. Livelli più elevati di SERT corrispondono ad una maggiore rimozione di serotonina, e di conseguenza ad un calo dell’umore.
“Il trasportatore della serotonina (SERT) porta indietro la serotonina nelle cellule nervose in cui non è attiva, quindi più alta è l’attività del SERT, minore è l’attività della serotonina. La luce del sole mantiene questa impostazione naturalmente bassa, ma quando le notti si allungano durante l’autunno, i livelli di SERT aumentano, con conseguente diminuzione dei livelli di serotonina attivi. Molti individui non sono realmente affetti da SAD, e abbiamo scoperto che queste persone non presentano questo aumento di attività SERT, quindi i loro livelli di serotonina attivi rimangono elevati per tutto l’inverno”.
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.
via | Alphagalileo.org