Baby Girl Crawling in Crib
Un bambino ogni mille nati è vittima della SIDS, sindrome della morte improvvisa del lattante o “morte in culla”. Questo evento si verifica quando un neonato apparentemente in perfette condizioni di salute muore, per cause apparentemente sconosciute, durante la notte o comunque mentre si trova adagiato nella culla o nel lettino.
Quali possono essere le vere ragioni che portano a tali decessi “inspiegabili”, più frequenti tra i 2 e i 3 mesi di vita del bebè? Ebbene, tante sono state le ipotesi formulate dai pediatri, vediamole insieme.
Secondo alcuni, la SIDS sarebbe più probabile nei neonati prematuri o comunque molto piccoli, che presentino un’immaturità di fondo nel meccanismi neurovegetativi. In questo caso a provocare il decesso improvviso darebbe una sorta di deficit di “funzionamento” di tutto l’organismo del piccolo, che ad un certo punto va in tilt e il cuore si ferma. Secondo altre teorie, invece, all’origine di molti casi di SIDS c’è un difetto dell’apparato respiratorio o dei meccanismi cerebrali che regolano tale funzione.
Dal momento che la stragrande maggioranza dei casi di morte in culla si verifica tra la mezzanotte e le 9 del mattino, la causa risiederebbe nel fatto che quando si sta sdraiati le vie respiratori tendono a restringersi, pertanto, se per un difetto anatomico o funzionale esse si restringono eccessivamente impediscono l’afflusso di aria ai polmoni e, quindi, porterebbero al decesso.
Ancora, altra possibile causa potrebbe esse un deficit metabolico, o un problema cardiaco occulto. Secondo un recente studio americano, invece, la vera causa della SIDS risiede nell’alterata produzione di alcuni neurotrasmettitori deputati a regolare la respirazione del lattante.
In ogni caso, la cosa importante da sapere è che la SIDS si può e si deve prevenire. Ecco i consigli dei pediatri e dell’OMS a tal proposito, un vademecum di 10 regole d’oro per prevenire la sindrome della morte improvvisa del lattante, alcune delle quali riservate alle donne in gravidanza:
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