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L’alcol influenza il rischio di demenza

Alcol e demenza sono collegate: ecco cosa rivela un nuovo studio.

L’alcol influenza il rischio di demenza

Esiste un legame fra alcol e demenza. A suggerirlo è un nuovo studio che ha seguito oltre 9.000 persone nell’arco di 23 anni, per trarre conclusioni solide in merito al possibile legame tra consumo di alcol e rischio di demenza. Alcuni studi hanno infatti suggerito che l’assunzione moderata di alcol può avere effetti protettivi sul cervello, mentre un consumo eccessivo potrebbe aumentare il rischio di demenza. Tuttavia, la maggior parte di questi studi ha esaminato solo l’assunzione di alcol in età avanzata, senza tener conto del consumo di bevande alcoliche nel corso della vita. Un simile approccio potrebbe aver distorto i risultati.

Il nuovo studio, pubblicato sul BMJ, ha esaminato un campione di 9.087 partecipanti di età compresa tra i 35 e i 55 anni. Il team ha valutato il consumo di alcol e la potenziale dipendenza sottoponendo i partecipanti a dei questionari standard, ed esaminando i ricoveri ospedalieri dovuti all’alcol.

I ricercatori hanno quindi esaminato i registri ospedalieri per i casi di demenza, così come per qualsiasi diagnosi di condizioni cardiometaboliche, come malattie cardiache o diabete, e dopo un periodo di follow-up di 23 anni hanno constatato che 397 persone hanno sviluppato la demenza.

I risultati hanno rivelato che sia l’astensione dall’alcol nella mezza età che la tendenza a bere eccessivamente aumentavano significativamente il rischio di demenza. Nello specifico, i ricoveri ospedalieri legati all’alcol hanno aumentato il rischio di demenza di quattro volte. L’astinenza a lungo termine, d’altra parte, sarebbe risultata correlata a un più alto rischio di demenza, a causa di una maggiore incidenza di condizioni cardiometaboliche.

Tuttavia, i ricercatori avvertono che questi risultati non dovrebbero spingere le persone che non bevono ad iniziare a bere, dal momento che gli effetti dannosi dell’alcol sono ben noti, e comprendono un rischio maggiore di mortalità, disturbi neuropsichiatrici, cirrosi epatica e il cancro.

via | MedicalNewsToday

Foto da iStock

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