L’alimentazione in gravidanza: i cibi da evitare e quelli consigliati
L'alimentazione in gravidanza deve essere curata al meglio, per garantire la salute della mamma e del bimbo che porta in grembo. Sfatato il mito che bisogna mangiare per due, bisognerebbe invece mangiare due volte meglio. Ecco come.
L’alimentazione in gravidanza deve essere particolarmente curata. Sulla sua tavola devono arrivare tutti i nutrienti necessari per permettere a lei di stare bene e al feto di crescere tranquillamente e senza problemi. L’alimentazione in gravidanza deve essere sana, ricca di tutte le sostanze che fanno bene al nostro corpo e bisogna fare molta attenzione a non mangiare alcune categorie di alimenti, per evitare di incappare in problemi di salute più o meno gravi.
Se nei primi tre mesi di gravidanza non è necessario aumentare il proprio fabbisogno, seguendo comunque una dieta variata e completa, ricca di acido folico e ferro, da assumere eventualmente anche sotto forma di integratori, ecco che dal quarto mese in poi le cose cambiano e la donna ha bisogno di un fabbisogno aggiuntivo di circa 350 calorie al giorno nel secondo semestre e 460 nel terzo.
Cosa mangiare? Ovviamente non devono mai mancare cibi ricchi di vitamine, acido folico, sali minerali e lipidi, per garantire la salute della gestante e l’ottimale sviluppo del bambino: dovete mangiare tanta frutta e verdura, lavata e pulita con cura (fate attenzione alla verdura cruda in caso di assenza di anticorpi per la toxoplasmosi), ma non dimentichiamo i carboidrati, con pane, pasta, riso, preferibilmente integrali, ma anche orzo e patate, le proteine, scegliendo carni e pesci magri, ma anche mangiando legumi e uova, sempre ben cotte e mai crude. Il latte e i derivati del latte sono ovviamente concessi, preferendo le versioni più magre ed evitando i formaggi a buccia bianca, come il gorgonzola o il brie.
Limitate gli zuccheri derivanti dai dolci e dalle bibite, evitate gli alcolici e i superalcolici, mentre fate sempre molta attenzione a non consumare carne e pesce crudi, salumi non cotti (in caso di toxoplasmosi non contratta), cibi conservati e ricchi di sale, cibi precotti. Come condimento preferite l’olio extravergine di oliva, magari a crudo, limitate il consumo di caffè e di sale, preferendo il sale iodato, evitate le cotture troppo pesanti e le cruditè.
Infine, ricordatevi di bere tanta acqua, di mangiare lentamente suddividendo il fabbisogno energetico in 4-5 pasti al giorno. E fate anche tanto movimento, senza esagerare, però: basta anche solo fare le scale e non prendere l’ascensore o concedersi una bella passeggiata ogni tanto.
Foto | da Flickr di frankdekleine
Via | Ministerodellasalute