L’amplifcazione auditiva delle neo-mamme
Vi siete mai accorti che una madre potrebbe riconoscere il pianto e i lamenti del suo piccolo anche tra mille rumori? Ciò succede davvero ed è dovuta a una modificazione che subiscono le donne dopo la gravidanza. Questa ipotesi è stata confermata da uno studio su topi condotta dalle Università della Georgia e dell’Illinois e […]
Vi siete mai accorti che una madre potrebbe riconoscere il pianto e i lamenti del suo piccolo anche tra mille rumori? Ciò succede davvero ed è dovuta a una modificazione che subiscono le donne dopo la gravidanza. Questa ipotesi è stata confermata da uno studio su topi condotta dalle Università della Georgia e dell’Illinois e pubblicata su Neuron.
In pratica, sulle cellule della corteccia uditiva delle no-mamme si imprimerebbe una sorta di impronta digitale del richiamo del loro figlio, che sarebbe percepito anche a frequenze più basse del normale.
Si attiva quindi un meccanismo che potenzia le capacità materne di rilevare alcune vocalizzazioni specifiche, che permette alle madri di differenziare in modo molto seletivo un suono importante da un altro che non lo è. Per adesso, queste osservazioni sono state condotte solo su topi da laboratorio, ma in cuor nostro sappiamo che anche negli esseri umani sarà sicuramente così.
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