L’anatomia del cuore: com’è fatto, come funziona e i principali difetti congeniti
Il cuore è un organo perfetto che ci permette di vivere: è un muscolo involontario che funziona con un meccanismo assolutamente straordinario. Ma, ovviamente, non è esente da piccoli o grandi difetti congeniti. Ecco quali sono.
Il cuore è un organo cavo che si trova al centro della cavità toracica, nel mediastino medio, protetto dallo sterno e dalle cartilagini costali. E’ un muscolo formato da tessuto striato protetto da una sacca che si chiama pericardio: il cuore è la pompa che produce la pressione che permette la circolazione del sangue nel nostro organismo, per questo è l’organo più importante di tutto l’apparato circolatorio.
Il cuore è formato esternamente da due solchi ed è diviso in quattro cavità, appaiate due a due, con un atrio e un ventricolo ciascuna, collegati tramite la valvola cardiaca. Il sangue povero di ossigeno arriva al cuore dagli organi tramite le vene cave, entra nell’atrio destro e passa poi al ventricolo destro. Viene pompato nella rterie polmonari, uscendo poi dal cuore: l’ossigeno lo otterrà nel polmone, tornerà nell’atrio sinistro e poi nel ventricolo sinistro e, attraverso l’aorta, verrà pompato a tutte le arterie che lo distribuiranno poi agli organi.
Il cuore è un muscolo involontario: non ha bisogno della nostra volontà per funzionare. E per fortuna, aggiungerei. Gli impulsi avvengono in maniera automatica, per permettere la circolazione del sangue nel nostro corpo e la sua corretta ossigenazione. Anche se sembra apparentemente perfetto, il cuore non è esente da difetti congeniti, ovvero quelli presenti fin dalla nascita. Ma quali sono?
I difetti congeniti del cuore più frequenti sono, ad esempio, il difetto interventricolare, il difetto interatriale, il dotto di Botallo pervio, la coartazione aortica, la Tetralogia di Fallot, la trasposizione completa delle grandi arterie.
Via | Botonimarco