Benessereblog Salute L’ansia delle statistiche esiste davvero: ecco di cosa si tratta

L’ansia delle statistiche esiste davvero: ecco di cosa si tratta

L’ansia da statistica esiste davvero. Un nuovo studio lo conferma.

L’ansia delle statistiche esiste davvero: ecco di cosa si tratta

L’ansia da statistica esiste davvero. A confermalo è un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scholarship of Teaching and Learning in Psychology, i cui autori spiegano che fino all’80% degli studenti universitari sperimenta una qualche forma di ansia da statistica. Per esaminare la questione, gli esperti hanno realizzato un questionario e hanno impiegato una tecnica analitica chiamata “network science” per determinare con precisione quali fattori contribuissero allo sviluppo di questo tipo di ansia tra gli studenti di psicologia.

I ricercatori ritengono che la comprensione delle statistiche sia di vitale importanza per i risultati accademici e per una comprensione approfondita nel campo della psicologia. Il team ha utilizzato un questionario chiamato STARS (Statistical Anxiety Rating Scale) per determinare gli aspetti delle statistiche nell’apprendimento che causano più ansia, e categorizzare gli studenti in gruppi ad alto o basso tasso di ansia.

Dopo aver esaminato i risultati del questionario compilato da 228 studenti, gli esperti hanno constatato che quelli con alti livelli di ansia da statistica avvertivano sintomi che portavano ad essere fortemente d’accordo con affermazioni come “Non riesco nemmeno a capire la matematica del settimo e dell’ottavo grado, come posso capire la statistica?” e “Gli insegnanti di statistica sono così astratti che sembrano inumani“.

Per gli studenti con un basso livello di ansia da statistica, i sintomi principali comprendevano la paura di “chiedere a un compagno di studio di aiutarli a comprendere un problema di statistica” e “l’ansia che provano all’idea di dover interpretare il significato di un lavoro o articolo“.

Speriamo di trovare il modo migliore per assicurarci di portare i nostri punti di vista ai nostri studenti e aiutare quelli che hanno bisogno di un piccolo aiuto. Potrebbe non essere una questione di insegnamento di matematica correttiva, ma piuttosto di aiutarli a superare le paure o il disagio che hanno con questo argomento.

via | ScienceDaily
Foto da iStock

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