L’Argentina è la nuova destinazione del turismo riproduttivo
Brutta definizione, ma efficace. Così come nel caso del turismo dentistico, che spinge numerose persone ad organizzare un viaggio all’estero per fruire delle prestazioni mediche a basso costo e alta qualità, accade anche nel caso del turismo riproduttivo, a causa delle molte restrizioni che impongono alle coppie che non possono avere figli lunghe trafile e […]
Brutta definizione, ma efficace. Così come nel caso del turismo dentistico, che spinge numerose persone ad organizzare un viaggio all’estero per fruire delle prestazioni mediche a basso costo e alta qualità, accade anche nel caso del turismo riproduttivo, a causa delle molte restrizioni che impongono alle coppie che non possono avere figli lunghe trafile e molti divieti.
Senza sindacare su quanto le leggi possano essere giuste o eccessivamente restrittive, vogliamo concentrarci sull’ultima meta in auge: l’Argentina. Dall’Europa e dagli Stati Uniti un flusso sempre più consistente di coppie alla ricerca di una possibilità di procreare si rivolge alla medicina sudamericana dove i trattamenti per la fecondazione in vitro costano molto meno che in altri paesi europei e americani.
Rimane aperta la questione se le prestazioni siano di qualità e se non si rischi, invece, di incorrere più che mai in ciarlatani che promettono mari e monti e offrono poi solo speranze. Ma non è forse la speranza che spinge ad attraversare gli Oceani?
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