Latte tossico in Friuli, contiene aflatossine cancerogene
Partiva dal Friuli e veniva distribuito un po’ in tutta Italia, il latte tossico venduto con marchio Cospalat e destinato sia alla produzione di formaggio sia alla vendita nei supermercati.
E’ stato commercializzato e distribuito in diverse regioni d’Italia del latte tossico e cancerogeno, perché contaminato da aflatossine (ovvero micotossine), a marchio Cospalat, associazione organizzata dal Comitato spontaneo produttori agricoli del Friuli Venezia Giulia. Sono finite in manette ben 5 persone con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio, adulterazione e commercio di sostanze alimentari pericolose per la salute.
L’operazione dei Nas ha però coinvolto non solo i vertici della Cospalat, ma anche 17 allevatori accusati di essere consapevoli di aver immesso in commercio latte contaminato. Durante le indagini, in corso da più di un anno perché sono iniziate nel maggio 2012, è stato verificato che il presidente, due dipendenti del consorzio di allevatori della provincia Udine e un consulente esterno ritiravano il latte dagli imprenditori associati, lo miscelavano e lo destinavano alla preparazione del formaggio. Così facendo, violavano le norme che garantiscono al consumatore le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche del prodotto.
Sono state tra l’altro falsate anche le analisi, perché spesso il latte è stato diluito con del latte non contaminato per renderlo idoneo ai controlli analitici. Questo illecito è stato ovviamente favorito dal laboratorio di analisi che lavorava per conto del consorzio, falsificando i referti in caso di necessità.
Via | Repubblica; Corriere; La Stampa