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Le cause del priapismo e la terapia più adatta

Il priapismo è una disfunzione sessuale maschile che si manifesta con erezioni dolorose non associate a eccitazione sessuale. Vediamo le cause e le cure

Le cause del priapismo e la terapia più adatta

Conosciuta da tempi remoti, in parte oggetti di scherno, e di scherzi goliardici, attribuita a personaggi dalla chiacchierata vita sessuale come Gabriele D’Annunzio, il priapismo è, in realtà, una disfunzione sessuale maschile dolorosa e seria.

Si manifesta con erezioni prolungate che generano dolore intenso, anche perché il meccanismo che le genera non è l’eccitazione sessuale, e pertanto non si accompagnano a sensazioni piacevoli e non si allentano con l’orgasmo.

All’origine dell’anomalia ci sono cause tra le più svariate, che in genere coinvolgono il sistema nervoso o i vasi sanguigni, come (è il caso più frequente), la trombosi vascolare pelvica, a sua volta spesso secondaria a traumi, o patologie come infezioni urologiche e tumori.

Il priapismo può altresì essere sintomo di malattie primarie come la leucemia, ma anche conseguenza di infezioni veneree (tra cui la sifilide, che coinvolge il sistema nervoso), e urinarie (uretriti, cistiti, specialmente se associate a calcolosi renale), infiammazioni della prostata, formazione di ematomi, neoplasie e cisti pelviche che comprimano i nervi della zona genitale.

Anche l’assunzione di farmaci può favorire l’insorgenza del priapismo, come ad esempio il viagra e gli altri preparati contro le disfunzioni erettili, ma anche medicinali di uso comune come corticosteroidi, anticoagulanti, antiipertensivi, principi attivi come trazodone, clorpromazina, metaqualone, prazosina, tolmatamide.

Come si deve affrontare il priapismo? Per prima cosa, occorre una visita andrologica accurata da effettuarsi il prima possibile, perché in questi casi la tempestività della diagnosi è davvero determinante per una prognosi positiva e la risoluzione del problema. Il rischio è quello di non riuscire recuperare la funzionalità dei genitali e quindi, avere gravi ripercussioni sulla vita intima e sessuale.

Le terapie dipendono dalla causa scatenante del priapismo, ad esempio se il disturbo è scatenato dall’assunzione di fermaci per la disfunzione erettile si può intervenire somministrando dei vasocostrittori anche direttamente nei corpi cavernosi del pene. Per regolare la disfunzione neurologica si può ricorrere all’anestesia spinale continua, oppure all’introduzione di aghi di grosso calibro nei corpi, oppure provare a far regredire i sintomi tramite la creazione di una fistola artificiale tra glande e corpo cavernoso.

Il priapismo che insorga improvviso e che provochi un’erezione che persista per più di 6-8 ore va trattata con intervento immediato al pronto soccorso, perché l’insufficiente ossigenazione del pene può produrre fibrosi e distruzione dei tessuti con perdita totale della funzionalità erettile. L’urologo e l’andrologo sono le figure specialistiche di riferimento.

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Foto| via Pinterest

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