Le cause del sonniloquio e i rimedi alle chiacchierate notturne
Cosa si intende con la parola “sonniloquio”, quali sono le cause e come intervenire?
Il sonniloquio è considerato una parasonnia, ovvero un disturbo del sonno come possono esserlo anche il pavor nocturnus, il bruxismo (ovvero la tendenza a digrignare i denti durante la notte), il sonnambulismo e così via. Si tratta di un disturbo che può colpire a qualunque età, ma più di frequente interessa i bambini. In sostanza, colui che è colpito dal cosiddetto “sonniloquio”, tende a parlare nel sonno. Spesso il soggetto intavolerà vere e proprie conversazioni (anche a voce decisamente alta), delle quali però non ricorderà nulla il giorno successivo.
Il disturbo può manifestarsi in qualunque fase del sonno. Nelle prime due fasi, le parole del soggetto saranno perfettamente comprensibili, fino a diventare più indecifrabili man mano che il sonno si fa più profondo. Nelle fasi 3 e 4 ad esempio, si sentiranno solamente dei mugolii, parole farfugliate e così via.
Detto questo, la qualità del sonno del soggetto non sembra risentire del sonniloquio, ma questo problema può risultare imbarazzante, specialmente se durante il sonno si pronunciano frasi che mai e poi mai si direbbero in maniera cosciente. Inoltre, questo disturbo può risultare anche abbastanza fastidioso per le persone che condividono insieme al soggetto la camera in cui dorme.
Fra le cause del sonniloquio, gli esperti segnalano in primo luogo lo stress, tensioni della giornata, ma anche una febbre particolarmente alta, depressione, privazione del sonno e così via. Fra i rimedi utili per ridurre le chiacchierate notturne, potrebbero esservi quello di creare una routine del sonno ben precisa, dormire a sufficienza e bene, riducendo dunque tutti i fattori che potrebbero disturbare le vostre nottate, cercare di evitare il più possibile lo stress e così via.
Se il disturbo dovesse presentarsi spesso (anche ogni notte) sarà consigliabile consultare il medico.
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