Le cause del tumore al colon e i principali fattori di rischio
Scoprire le cause di un tumore al colon non è semplice, ma è certo che alcuni fattori di rischio ne aumentano l'incidenza. Ecco quali
Può capitare che anche nella parte terminale dell’intestino alcune cellule inizino a proliferare in modo incontrollato. E’ proprio a partire da questo fenomeno che inizia a svilupparsi il tumore al colon, ma quali sono le cause che portano a questa crescita anomala di cellule nell’intestino?
Spesso rispondere a questa domanda è difficile, se non addirittura impossibile. Quello che si sa è che la crescita incontrollata delle cellule può portare alla formazione di elementi precancerosi che con il passare del tempo possono diventare vere e proprie masse tumorali. Si tratta dei cosiddetti polipi e di altre formazioni, dette lesioni non poliposiche, che possono essere asportate chirurgicamente prima che si trasformino in un cancro. Inoltre è noto che esistono delle mutazioni geniche che aumentano la probabilità di sviluppare forme ereditarie di tumore al colon (come la poliposi adenomatosa familiare e il cancro colorettale ereditario non poliposico), ma che sono responsabili solo di una piccola percentuale di casi.
Chi ha casi di cancro al colon in famiglia potrebbe essere portatore di una di queste mutazioni e, quindi, avere una maggiore probabilità di avere a che fare con un cancro al colon. I geni non sono, però, gli unici responsabili dell’aumento di questo rischio. Esistono, infatti, anche altri fattori di rischio che rendono più probabile la comparsa di un tumore in quest’area dell’intestino.
In particolare, l’età e la storia clinica di ogni individuo sono determinanti nella valutazione del rischio di cancro al colon, che aumenta a partire dai 50 anni ed è più elevato in chi ha già avuto a che fare con un cancro all’ovaio, all’endometrio, al seno, al retto o al colon stesso.
Altri fattori di rischio sono l’aver sofferto di polipi in questa regione dell’intestino, di colite ulcerativa o del morbo di Crohn.
Sapere di correre un rischio elevato non significa, però, doversi rassegnare al fatto che prima o poi si dovrà lottare con questo cancro: una probabilità non corrisponde ad una certezza e prevenzione primaria e secondaria possono aiutare, rispettivamente, a contrastare la comparsa del tumore e a diagnosticarlo in fasi di sviluppo precoci in cui la probabilità di successo di terapie e trattamenti è maggiore.
Via | National Cancer Institute; Mayo Clinic
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