Le cause della clamidia, i sintomi, la prevenzione e la terapia
La clamidia è una malattia trasmissibile con rapporti sessuali non protetti con persone infette: ecco quali sono i suoi principali sintomi, quali le cause e quali le possibili terapie per poterla trattare.
La clamidia è una malattia infettiva, il cui metodo di trasmissione principale sono i rapporti sessuali non protetti. Colpisce sia le donne sia gli uomini ed è provocato da un batterio gram-negativo, il Chlamydia trachomatis. Molto spesso la malattia è asintomatica e questo rende impossibile la sua individuazione, aumentando di fatto i possibili contagi.
Quando la clamidia si presenta con dei sintomi, può provocare nelle donne dolore al basso ventre, irritazione e perdite vaginali, bruciore durante la minzione, mentre negli uomini notiamo perdite dalla sommità dell’organo genitale maschile e bruciore durante la minzione.
La clamidia, una delle malattie veneree più diffuse in Europa negli ultimi anni, deve essere curata in maniera adeguata, per evitare complicazioni future: nelle donne possono risultare danneggiate le tube di Falloppio, il dolore pelvico potrebbe diventare cronico, ma potrebbe anche essere a rischio la fertilità. Negli uomini una cura non adeguata può provocare epididimite, gonfiore e dolore ai testicoli, infertilità.
Come si cura la clamidia? Si usano degli antibiotici per poter “sconfiggere” il batterio. Quando si è affetti dalla malattia non si devono avere rapporti non protetti. Di fondamentale importanza la prevenzione: sconsigliati i rapporti non protetti con partner occasionali, meglio utilizzare sempre il preservativo.
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