Le cause dell’Alzheimer e le regole della prevenzione
Le principali cause dell'Alzheimer e le migliori regole preventive per ritardarne o scongiurarne la comparsa.
L’Alzheimer è una malattia degenerativa che può colpire il tessuto cerebrale delle persone dopo i 65 anni di età. È una patologia fortemente invalidante a causa del devastante declino mentale che provoca: tutte le funzioni di memoria, comprensione e linguaggio vengono progressivamente a mancare, rendendo il soggetto apatico, disorientato e in balia di frequenti sbalzi d’umore, paura, sconforto e depressione.
Gli studi più recenti hanno ricercato le cause dell’Alzheimer nella genetica e nell’ereditarietà: se si sono avuti parenti malati di Alzheimer o altre forme di demenza senile, c’è una maggiore incidenza di casi nelle famiglie. Non è necessariamente legato all’età, perché possono esistere, sebbene più rare, anche forme giovanili o adulte di sviluppo della malattia.
Alcuni studi hanno ricercato nell’ingestione di particolari alimenti le regole della prevenzione dell’Alzheimer: sembra che un consumo continuo e contenuto di cacao, ricco di flavonoli, possa aiutare a prevenire la degenerazione dei tessuti, perché aiuta l’ossigenazione del sangue e la circolazione; ma ovviamente è ancora tutto da dimostrare, primo fra tutti il corretto bilanciamento nutritivo di un’alimentazione che contempli molto cacao, più i vari effetti collaterali -diabete, glicemia alta-. Indicata, invece, è la dieta mediterranea, ricca di omega-3 che salvano e aiutano le trasmissioni nervose; anche l‘olio extravergine d’oliva è un buon alleato contro l’insorgenza della malattia.
Per mantenere il cervello sveglio e attivo, è bene nutrirlo al meglio: sì ad attività stimolanti come l’apprendimento delle lingue straniere anche in età adulta, lettura, parole crociate, giochi cognitivi et similia. A queste attività mentali vanno associate anche le attività fisiche: persino fare le pulizie, lavare e cucinare aiuterebbero il cervello a ritardare l’eventuale comparsa dei sintomi dell’Alzheimer, perché manterrebbero l’attenzione e la memoria abbastanza sull’attenti.
Via | Medicinasalute
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