Le distrazioni possono aiutarci nel problem-solving
Quante volte ci capita di sgobbare per ore su un documento o di esaminare un problema in cerca di soluzioni che non arrivano. Poi, sfiniti e quasi rassegnati, ci decidiamo a prenderci una pausa e allora la soluzione tanto cercata si materializza davanti ai nostri occhi.Che liberazione, vero? Alcune recenti ricerche hanno dimostrato che la […]
Quante volte ci capita di sgobbare per ore su un documento o di esaminare un problema in cerca di soluzioni che non arrivano. Poi, sfiniti e quasi rassegnati, ci decidiamo a prenderci una pausa e allora la soluzione tanto cercata si materializza davanti ai nostri occhi.
Che liberazione, vero? Alcune recenti ricerche hanno dimostrato che la spiegazione di questo tipico paradosso è molto più complessa del semplice “basta prendersi una pausa”. La ricerca, pubblicata sulla rivista Psycological Science, suggerisce che il processo attraverso cui il nostro inconscio arriva al problem-solving si svolge in due tappe.
Secondo i ricercatori, le distrazioni possono aiutare a far emergere soluzioni creative a certi problemi, ma è fondamentale che siano seguite da una fase di pensiero consapevole per rendersi conto delle soluzioni individuate e verificare che siano applicabili. Sembra, inoltre, che le distrazioni tornino utili per la ricerca di soluzioni a problemi complessi, mentre è meglio restare concentrati quando si tratta di questioni semplici da risolvere.
Via | Association for Psycological Science
Foto | Flickr