Le migliori terapie per il disturbo ossessivo compulsivo
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla rigidità di pensieri e comportamenti ridondanti che provocano ansia continua.
Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni sotto forma di pensieri e compulsioni, ovvero rituali e comportamenti che non possono essere evitati, ma si ripetono di continuo. Il disturbo ossessivo compulsivo ha il suo esordio soprattutto in giovane età, dai 19 ai 30 anni in media e colpisce circa il 2% della popolazione mondiale.
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da pensieri intrusivi che destano eccessiva preoccupazione e da comportamenti ripetitivi volti a ridurre l’ansia generata. Spesso i sintomi del disturbo ossessivo compulsivo riguardano ossessioni e compulsioni legate alla sfera dell’igiene, della sessualità o della religione. Esistono diverse terapie per il disturbo ossessivo compulsivo, ma la cura migliore sembra essere la combinazione di alcune di esse.
La terapia farmacologica in molti casi è necessaria, ma da sola non basta mai per risolvere il problema. Grazie a farmaci antidepressivi come gli SSRI, i sintomi possono essere tenuti sotto controllo e l’ansia e il disagio possono attenuarsi. Ma le migliori terapie sembrano essere la terapia cognitivo comportamentale classica e quella di terza generazione, soprattutto nei casi in cui vengono completate da esercizi di mindfulness, attività di gruppo e l’ATC o accettazione e impegno.
In generale il lavoro cognitivo al quale vengono sottoposte le persone affette da disturbo ossessivo compulsivo si concentra in particolare sulla modifica di convinzioni disfunzionali riguardo il sé e delle emozioni negative che ad esse sono legate. La terapia cognitivo comportamentale di terza generazione si sofferma molto sul ruolo del linguaggio, sulle capacità di auto convinzione e in qualche modo anche di auto ipnosi.