
La leishmaniosi umana è una malattia provocata da parassiti, una parassitosi che viene trasmessa da protozoi. In particolare i parassiti appartengono al genere Leishmania e vengono trasmessi da vettori come ditteri ematofagi di diverso tipo. Si tratta di insetti che si nutrono del sangue di esseri viventi, come le zanzare.
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La trasmissione della leishmaniosi umana avviene quindi, come capita per molte altre parassitosi, attraverso il contatto con questi insetti e in particolare in seguito alla puntura dei pappataci, o Phlebotomus papatasi. L’essere umano è un ospite accidentale dei parassiti, che solitamente colpiscono e proliferano in altri mammiferi.
La leishmaniosi umana si divide principalmente in cutanea o viscerale e a seconda della versione, colpisce più gli adolescenti o i bambini, di solito in gran parte maschi. I sintomi della leishmaniosi umana cutanea comprendono delle serie lesioni della pelle che compaiono inizialmente come piccole protuberanze e si trasformano in vere e proprie ulcere.
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I sintomi della leishmaniosi umana viscerale, invece, comprendono febbre, dimagrimento, milza e fegato ingrossati e diminuzione dei globuli rossi, bianchi e delle piastrine. In entrambi i casi di leishmaniosi si può anche presentare un rigonfiamento dei linfonodi. La leishmaniosi è diffusa in tutto il mondo a eccezione dell’Oceania e dei Poli.
Nei casi più gravi di leishmaniosi cutanea i sintomi compaiono inizialmente come una macchia chiara, ma l’infezione si estende a tutto il corpo, causando lesioni cutanee estese e significative, simili a quelle della lebbra lepromatosa. Questo tipo di infezione non guarisce mai e in alcuni casi può presentarsi assieme all’infezione da virus HIV.
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