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L’eterna giovinezza è nascosta in un gene

Un nuovo studio svela che il gene Sirt3 può invertire il processo di invecchiamento cellulare. Che sia la fonte dell'eterna giovinezza?

L’eterna giovinezza è nascosta in un gene

La fonte dell’eterna giovinezza potrebbe essere nascosta in un gene. A svelare la capacità di Sirt3 (questo il nome del gene in questione) di ringiovanire le cellule, in particolare le staminali, è uno studio pubblicato su Cell Reports dai ricercatori di Harvard e dell’Università della California di Berkeley.

Gli autori hanno concentrato la loro attenzione su questo gene perché appartenente al gruppo delle sirtuine, molecole il cui ruolo nei processi di invecchiamento è sempre più riconosciuto. Il primo passo nella scoperta del suo ruolo nell’invecchiamento è stato notare che nei topi anziani la sua assenza, che non ha nessun effetto negli animali più giovani, riduce il numero delle cellule staminali del sangue e, di conseguenza, la capacità di produrre nuove cellule ematiche. La ricerca è poi proseguita infondendo Sirt 3 nelle cellule staminali del sangue di questi topi. L’esperimento ha dimostrato che è sufficiente questo trattamento per promuovere la formazione di nuove cellule ematiche, un risultato che indica una vera e propria inversione del processo di invecchiamento delle cellule staminali.

Danica Chen, responsabile della ricerca, ha spiegato che a giocare un ruolo fondamentale in questo fenomeno sono le difese antiossidanti delle cellule. Quando si è giovani queste sono sufficienti a proteggere le cellule (incluse le staminali) dallo stress ossidativo che potrebbe irrimediabilmente danneggiarle, ma

quando invecchiamo il nostro sistema non funziona altrettanto bene e o generiamo più stress ossidativo o non possiamo eliminarlo.

In queste condizioni il nostro normale sistema antiossidante non si può prendere cura di noi ed è proprio in questo momento che abbiamo bisogno di introdurre Sirt3 per stimolare il sistema antiossidante.

Tuttavia, anche i livelli di Sirt3 si riducono con l’età e così, con il tempo, il sistema viene sopraffatto.

Al momento non si sa se aumentare l’espressione di Sirt3 sia sufficiente a prolungare la vita. Chen ha, però, sottolineato che

uno dei principali obiettivi nel campo dell’invecchiamento è utilizzare le conoscenze sulla regolazione dei geni per trattare le malattie associate all’età.

Più che un elisir di lunga vita, Sirt3 potrebbe quindi essere l’arma per mantenersi nello stato di salute migliore possibile fino alla fine.

Via | Science Daily
Foto | Flickr

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