Letti per voi: “Sindrome metabolica – Ricette e consigli per prevenire sovrappeso, diabete, ipertensione e ipercolesterolemia”
Cos'è la sindrome metabolica? Come si previene? Perché l'alimentazione può essere tanto utile? Abbiamo cercato le risposte a queste domande in un libro che abbiamo letto per voi. Ecco di cosa parla
Obesità e sedentarietà: sono questi due dei principali nemici della salute dell’uomo occidentale, due fattori che possono unire le forze per dar luogo a una delle minacce associate al tipico stile di vita moderno, la sindrome metabolica. Dare un definizione chiara di questa condizione non è semplice. Nel corso degli anni gli esperti hanno cercato di farlo a più riprese. A cercare di aiutare a comprendere di cosa si tratti è anche farlo Florio Cocchi, medico di base a Genova specializzato in Scienza dell’Alimentazione che nel suo libro “Sindrome metabolica – Ricette e consigli per prevenire sovrappeso, diabete, ipertensione e ipercolesterolemia” (Terra Nuova Edizioni) spiega la condizione dal punto di vista medico e suggerisce come contrastarla con semplici accorgimenti da prendere nella vita di tutti i giorni.
Spesso
spiega Cocchi nell’introduzione al suo libro
c’è un po’ di tempo per recuperare, per cambiare strada, per decidere di volersi un minimo di bene.
Prima di tutto bisogna però sapere con cosa si ha a che fare: non una malattia, ma “una condizione di microinfiammazione cronica associata a un aumento dei valori di glicemia, colesterolo e trigliceridi, e ipertensione arteriosa“. Cocchi si concentra su ognuno dei fattori di rischio, partendo dal sovrappeso, “il principale”.
A volte
spiega l’esperto
mi sembra che riguardo all’obesità ci stiamo ancora trascinando dietro il retaggio culturale degli anni Sessanta; spesso è difficile far capire la gravità di questa malattia sia ai pazienti che agli operatori sanitari.
Cocchi si sofferma sui rischi dell’obesità centrale (corrispondente al cosiddetto “fisico a mela”), delle diverse forme di colesterolo, di trigliceridi troppo elevati, dell’ipertensione, del diabete e dell’intolleranza glucidica. Un intero capitolo è poi dedicato all’indice glicemico, parametro che permette di classificare gli alimenti in base alla loro influenza sulla glicemia, cioè sul livello di glucosio nel sangue. Ed è proprio qui che iniziano i consigli pratici. Cocchio spiega ad esempio che sostituendo un riso bianco all’olio (caratterizzato da un indice glicemico altissimo) con del riso integrale condito con un sugo alle verdure e accompagnato da legumi è possibile ridurre l’indice glicemico del pasto.
L’insulina viene secreta in minor quantità
spiega il medico
non vengono stressate le cellule produttrici dell’ormone (…) e, non da ultimo, si è anche più sazi.
Cocchi si sofferma sull’importanza di tutti i nutrienti presenti nel piatto per poi spiegare come organizzare l’alimentazione quotidiana tra colazione, spuntini, pranzo e cena, ricordando anche l’importanza di un’idratazione adeguata e dell’attività fisica e i danni del fumo. E ricorda:
Il cambiamento va instaurato nella vita e nel momento attuale; non si può attendere un momento opportuno o propizio per cominciare a occuparsi di se stessi ma, da subito, bisogna raccogliere il coraggio e accorgersi che si respira con un po’ di affanno e che magari a mezzogiorno si è mangiato un po’ troppo perché la dieta, tanto, inizia domani.
Attenzione, però, ai cambiamenti improvvisi. Quando si sceglie di passare a un’alimentazione più graduale, ricca di verdura, legumi e cereali integrali, bisogna procedere gradualmente per evitare un eccesso di gas intestinali e altri effetti collaterali sgradevoli come addome gonfio e lingua bianca.
In più l’esperto sottolinea l’importanza dell’ascoltarsi, tenendo un diario alimentare in cui raccontare ciò che si mangia, le sensazioni suscitate dal cibo (era buono?), la qualità dell’alimentazione (il pasto era bilanciato) ed eventuali situazioni in cui è più facile perdere il controllo.
Infine, le ricette. Firmate da Giuliana Lomazzi, scrittrice e giornalista specializzata in alimentazione e gastronomia, si dividono in Entrées a base di verdure crude di stagionare iniziare il pasto facendo al scorta di antiossidanti, vitamine e minerali, Primi e Torte Salate per non farsi venire meno i cereali “fondamentali per l’alimentazione”, Secondi ricchi di legumi e ortaggi, Salse e Condimenti utilizzati per arricchire l’alimentazione di importanti nutrienti e Merende e Spuntini a base di frutta fresca o secca. Nella maggior parte dei casi di tratta di ricette senza prodotti di origine animale, in molti di piatti senza glutine adatte all’alimentazione per i celiaci. Tutte promettono di aiutare a “curarsi con il cibo senza tralasciare il piacere per la buona tavola”. Non vi resta che provare per credere.
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Foto | Terra Nuova