Leucemia acuta prevalentemente mieloide: aspettative di vita e sopravvivenza
La leucemia acuta prevalentemente mieloide (LAM) è una condizione che si presenta negli adulti-anziani. Ecco quali sono le caratteristiche della malattia e la prognosi.
La leucemia acuta prevalentemente mieloide, che ha colpito l’allenatore Sinisa Mihajlovic, rappresenta la più comune forma di leucemia acuta che colpisce gli adulti e gli anziani di entrambi i sessi. Questa condizione può essere causata da fattori genetici ed ambientali. Alcuni dei fattori accertati sono sostanze come il benzene e derivati, le radiazioni ionizzanti e i farmaci alchilanti.
Esistono diverse forme di Leucemia acuta mieloide, ovvero quelle a insorgenza primitiva (dette “primarie”), quelle secondarie ad una precedente sindrome mielodisplastica o sindrome mieloproliferativa cronica e quelle secondarie all’esposizione a sostanze tossiche, o a chemioterapie e radioterapia.
Leucemia acuta mieloide: prognosi
La diagnosi di Leucemia acuta mieloide si basa sull’esame del quadro clinico del paziente e andrà confermata mediante analisi di laboratorio, dal quale potrebbero emergere disturbi come anemia, emorragie ed infezioni, oltre ad organomegalie, calo ponderale e febbre, dolori ossei, sudorazione, segni neurologici causati dalla presenza di emorragie cerebrali.
La prognosi della malattia dipende molto da diversi fattori, come ad esempio l’età del paziente (con una prognosi maggiormente sfavorevole per i soggetti over 60), la presenza di condizioni cliniche non curate all’esordio ed altri fattori specifici. Fattori prognostici che potrebbero essere favorevoli sono la giovane età del paziente e le buone condizioni cliniche all’esordio della malattia. Nei pazienti giovani, se adeguatamente trattati, si possono registrare tra il 60 e l’80% di remissioni complete ed una sopravvivenza in circa il 30-40% dei casi liberi da questa condizione.
Parlando di questa malattia, l’oncologo Francesco Cognetti, direttore di Oncologia Medica all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, ha spiegato all’Agi:
Possiamo dire che oggi la sopravvivenza a cinque anni per tutte le forme di leucemia si aggira intorno al 45% negli adulti, con punte del 90% nei bambini colpiti da leucemie linfoidi, e supera il 65% nella forma mieloide acuta.