Linfonodo reattivo al collo e tiroide: qual è il legame e gli esami da fare
Cosa vuol dire se da un esame diagnostico come l'ecografia scopriamo di avere un linfonodo reattivo alla tiroide e al livello del collo? Quali ulteriori esami potrebbero venirci consigliati dal nostro medico curante per indagare meglio?
Cosa vuol dire se troviamo un linfonodo reattivo alla tiroide o nella zona del collo? Innanzitutto dobbiamo sottolineare come non sempre un linfonodo ingrossato può essere indice di una malattia grave: nella maggior parte dei casi i linfonodi del corpo si ingrossano per reazioni infiammatorie in corso, disturbi transitori che possono essere risolti con semplicità. Meglio non allarmarsi subito e contattare il proprio medico curante.
L’indicazione della presenza di linfonodi reattivi durante un esame diagnostico importante come l’ecografia alla tiroide e al collo, invece, solitamente si riferisce a dei processi flogistici che hanno la peculiarità di essere transitori. Si tratta di linfonodi ingrossati o, appunto, reattivi a causa di processi infiammatori in corso nel corpo. Potrebbe esserci in corso un’infezione da batteri o virus.
Ovviamente il vostro medico curante potrebbe chiedere per voi ulteriori esami, per capire la natura di questa reazione: nel caso della tiroide si potrebbe ricorrere a dosaggi ormonali per capire se c’è qualcosa che non va, mentre una visita da uno specialista in endocrinologia potrebbe aiutarvi a capire il perché dei linfonodi reattivi a tiroide e collo.
Ulteriori ecografie, poi, potrebbero essere utili, magari utilizzando l’eco doppler per poter visualizzare meglio la parte interessata e capire al meglio le motivazioni di questa situazione che, lo ripetiamo, nella maggior parte dei casi non deve destare allarmismi e preoccupazioni. Ma meglio andare con i piedi di piombo e fare qualche indagine in più per essere sicuri!