L’ipertensione aumenta il rischio di demenza

La pressione alta non aumenta solo il rischio di problemi al cuore, ma anche quello di problemi al cervello. A renderlo noto sarebbe stato un nuovo studio condotto dalla dottoressa Rebecca F. Gottesman e dai membri della Johns Hopkins, i quali sarebbero giunti alla conclusione che, se durante la mezza età si ha la pressione alta, aumenta considerevolmente il rischio di declino mentale. Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno analizzato un campione di quasi 14.000 persone di età compresa fra i 48 e i 67 anni, tutti partecipanti al grande studio Atherosclerosis Risk in Communities (ARIC), e tutti seguiti per un periodo di oltre 20 anni.

Ebbene, stando a quanto emerso dalla ricerca, pubblicata sulle pagine di JAMA Neurology, sembra che le persone che presentavano una pressione sanguigna alta durante la mezza età, avevano sperimentato un calo del 6,5% nei test sulla funzione mentale, rispetto invece alle persone che avevano una pressione sanguigna normale.

L’alta pressione sanguigna potrebbe dunque rappresentare un importante fattore di rischio per l’insorgenza della demenza, ma dal momento che sappiamo come trattare il problema della pressione alta, riuscendo a tenerla sotto controllo si potrebbe anche ridurre il rischio per una persona di andare incontro a demenza.

Alla luce di quanto emerso, sembra che per prevenire il problema della demenza, sia importante iniziare il trattamento per la pressione alta quando le persone raggiungono la “mezza età”.

Detto questo, naturalmente saranno necessari ulteriori studi sull’argomento, ma intanto non rimane che cercare di tenere a bada la pressione, semplicemente mangiando bene, evitando il fumo e facendo della buona e regolare attività fisica.

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via | Newsmaxhealth.com