Lo spot pubblicitario di Rocchetta, l’acqua minerale con Michelle Hunziker come testimonial, è attualmente trasmesso in prima serata in diverse emittenti televisive. Tuttavia, il messaggio veicolato dallo spot è stato oggetto di critiche, ritenuto da alcuni ingannevole. Nel video, la conduttrice afferma: “Le cose cambiano. Questo un giorno sarà il mio telefono. Ciao Michelle. Questa è la mia lavatrice. Rocchetta invece sarà sempre Rocchetta. Perché è perfetta così. Super leggera e attiva, idrata la mia pelle. Mi depura e mi fa fare tanta plin plin. Per questo è una grande amica della mia linea. Al futuro del mio benessere e della mia bellezza voglio pensarci adesso. Rocchetta, acqua della salute. Puliti dentro e belli fuori. Plin plin.”
Secondo le normative vigenti in materia di pubblicità, non è consentito attribuire a un’acqua minerale benefici per la salute senza adeguate prove scientifiche e autorizzazioni. La frase “super leggera” è stata contestata, poiché l’acqua Rocchetta presenta un contenuto di sali minerali pari a 178 mg/l, valore che non rientra nella categoria delle acque minimamente mineralizzate, le quali hanno un residuo fisso inferiore ai 50 mg/l e sono comunemente definite “leggere”.
L’affermazione “mi depura” è stata considerata scorretta, poiché l’acqua minerale non ha la capacità di depurare direttamente il corpo. Essa contribuisce all’idratazione e al corretto funzionamento dei reni, ma non ha proprietà depurative in senso medico. Un’acqua minerale può facilitare i processi naturali di eliminazione delle tossine attraverso i reni, specialmente se ha un basso contenuto di sodio e un residuo fisso ridotto, ma non deve essere considerata un rimedio depurativo.
È fondamentale tenere presente che la questione della pubblicità ingannevole non è nuova per l’acqua minerale Rocchetta. In passato, altre campagne pubblicitarie hanno sollevato simili preoccupazioni e sono state oggetto di attenzione da parte delle autorità competenti. La trasparenza nella comunicazione delle proprietà dei prodotti alimentari, in particolare per quanto riguarda le bevande minerali, rimane un tema cruciale per garantire la protezione del consumatore e il rispetto delle normative vigenti.