L’obesità aumenta il rischio di demenza
L’obesità aumenta il rischio di demenza. Lo conferma un nuovo studio.
L’obesità è collegata a un rischio maggiore di soffrire di demenza. A suggerirlo è uno studio condotto dai membri della University College London, secondo cui le persone con un indice di massa corporea elevato (BMI) hanno maggiori probabilità di soffrire di demenza rispetto a quelle con un peso normale. Per giungere a tale conclusione gli esperti hanno seguito un campione di 1,3 milioni di adulti, ed hanno valutato il loro peso e la loro altezza.
Durante un periodo di follow up di 38 anni, sarebbero stati registrati 6894 casi di demenza, ed esaminando i dati gli esperti avrebbero constatato che già 2 decenni prima un BMI elevato sarebbe stato associato a un maggiore rischio di soffrire di demenza. Nello specifico, ogni aumento di 5 punti del BMI era associato a un rischio del 16-33% maggiore di sviluppare questa condizione.
I ricercatori, il cui studio è stato pubblicato sulle pagine della rivista Alzheimer’s & Dementia, hanno anche scoperto che le persone in prossimità dello sviluppo della demenza tendono ad avere un peso corporeo inferiore rispetto a quello delle controparti che non svilupperanno tale condizione.
L’associazione BMI-demenza osservata in studi longitudinali sulla popolazione, come il nostro, è in realtà attribuibile a due processi.
spiegano gli autori dello studio
Uno è un effetto negativo del grasso corporeo in eccesso sul rischio di demenza, l’altro è la perdita di peso dovuta alla demenza preclinica, per cui le persone che sviluppano la demenza possono avere un indice di massa corporea superiore alla media circa 20 anni prima dell’insorgenza della demenza, ma vicino allo sviluppo della demenza palese hanno un BMI inferiore rispetto a coloro che rimangono sani.
via | ScienceDaily