
Coconut and coconut oil
[blogo-video id=”175284″ title=”Coconut oil ‘pure poison’ says Harvard professor” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.benessereblog.it/c/c83/hqdefault-jpg.png” thumb_maxres=”0″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=ma33h4V0Kqg” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTc1Mjg0JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9tYTMzaDRWMEtxZz9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93PSJhdXRvcGxheTsgZW5jcnlwdGVkLW1lZGlhIiBhbGxvd2Z1bGxzY3JlZW4+PC9pZnJhbWU+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNzUyODR7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE3NTI4NCAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE3NTI4NCBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
L’olio di cocco, padre di tutti i mali. Forse così può sembrare esagerato, ma è questa la sintesi di un intervento di da Karin Michels, un’epidemiologa che insegna ad Harvard e all’università di Friburgo, in Germania. Il 10 luglio, durante un convegno, ha dichiarato:
«L’olio di cocco è una delle cose peggiori che si possano mangiare e che per il corpo è come puro veleno».
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L’intervento è registrato in un video che ormai è diventato virale e questa notizia è stata ripresa da tutte le testate giornalistiche più importanti, tra cui il Guardian e il New York Times. Ma perché questo olio farebbe così male?
La colpa è sia della lavorazione sia del contenuto. Si ottiene attraverso un processo di raffinazione che coinvolge l’endosperma (o copra) della noce di cocco: la polpa essiccata. Contiene molti l’80 percento di grassi saturi (il doppio di quelli che si trovano in burro e lardo). Secondo American Heart Association, è meglio non utilizzarlo perché aumenta il colesterolo Ldl.
Sono tutte notizie note da anni eppure continua a essere promosso come un condimento sano, fino al 10 luglio. Victoria Taylor, una dietologa della British Heart Foundation ha spiegato al Guardian:
«Quel che sappiamo è che sostituire i grassi saturi con grassi non saturi come quelli dell’olio d’oliva o dell’olio di girasole ha un effetto positivo nel ridurre il colesterolo LDL e che sono quindi una scelta migliore. Per ora, se vi piace il sapore dell’olio di cocco, fate come col burro; va bene ogni tanto. Ma è comunque meglio assumerne poco e scegliere, per il resto del tempo, un olio non saturo».