
“Un progetto volto a trasformare l’agricoltura tradizionale del settore olivicolo in una coltivazione di olive proiettata nel futuro, un’olivicoltura 4.0 che integra droni, sensori, IoT e nuove tecnologie”.
Il Consorzio di tutela dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure Dop ha recentemente annunciato un significativo passo in avanti verso l’olivicoltura di precisione, in seguito alla sperimentazione in corso sull’uso dei droni per la difesa fitosanitaria. Questa iniziativa rappresenta un importante sviluppo per il settore, mirando a migliorare le pratiche agricole attraverso l’adozione di tecnologie avanzate.
Sperimentazione in corso
Attualmente, il focus è posto su sensori e intelligenza artificiale, strumenti che offriranno un supporto diretto agli olivicoltori. Queste tecnologie consentiranno di raccogliere dati automaticamente riguardanti le condizioni di stress delle piante, la presenza di patogeni e parassiti, e le interazioni con le variabili ambientali. Tali informazioni sono fondamentali per prendere decisioni informate e mirate, al fine di preservare e migliorare la capacità produttiva degli oliveti e la qualità delle produzioni.
La sperimentazione si svolge presso l’oliveto dimostrativo del Consorzio a Lucinasco, in provincia di Imperia. Qui si sta lavorando allo studio e alla progettazione di un’architettura informatica dedicata all’acquisizione, archiviazione e analisi dei dati, sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale per sviluppare un sistema avanzato di supporto alle decisioni per gli olivicoltori, che sarà poi dimostrato sul campo.
Monitoraggio e tecnologie avanzate
Il Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP, in collaborazione con partner strategici, sta realizzando un vero e proprio “oliveto 4.0”. Questo progetto prevede l’implementazione di sensoristica di precisione per il monitoraggio di parametri del suolo e dell’ambiente, cruciali per identificare condizioni favorevoli alla diffusione di patogeni e parassiti. Gli strumenti adottati includeranno capannine meteo integrate, sensori nel suolo e sulle piante, e trappole “intelligenti” per il monitoraggio della mosca dell’olivo, capaci di acquisire ed elaborare immagini del parassita, oltre a dissuasori ottico-acustici per animali selvatici.
Dichiarazioni dei protagonisti

“Il Consorzio di tutela sta assumendo un ruolo attivo nell’animare e guidare i processi di innovazione e sperimentazione, che possono sostenere le imprese della filiera olivicola e promuovere la crescita delle produzioni di qualità. La ricerca e l’innovazione sono fondamentali per affrontare i cambiamenti in atto e per intraprendere un percorso verso la sostenibilità” ha dichiarato Carlo Siffredi, presidente del Consorzio.
In aggiunta, Giovanni Minuto, direttore generale del Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola, ha affermato: “L’innovazione nel settore agricolo, in particolare nell’olivicoltura, deve tradursi in risultati concreti e sostenibili per le aziende. È fondamentale mantenere una continuità nelle attività di ricerca e sperimentazione per ottenere risultati efficaci e applicabili. Da anni, il Centro lavora su queste tematiche, basandosi su solide conoscenze agronomiche e fitopatologiche, sempre con un occhio attento alle innovazioni tecnologiche, per affrontare i cambiamenti ambientali, colturali e sociali del settore”.
Il Consorzio per la tutela dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP, fondato nel 2001, conta attualmente 371 operatori della filiera produttiva ligure, comprendendo olivicoltori, frantoiani e confezionatori. La filiera certificata si estende su circa 2.400 ettari di oliveti, con un totale di 728.000 piante di olivo.
Il progetto beneficia del supporto della Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico, in collaborazione con un partenariato composto da competenze di alto livello, sia pubbliche che private, tutte liguri: Sitem (capofila), Relatech, Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola, Flairbit, Genoa Instruments, Globi Hi-Tec, Bees e il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche.