“Un progetto volto a trasformare l’agricoltura tradizionale del settore olivicolo in una coltivazione di olive proiettata nel futuro, un’olivicoltura 4.0 che integra droni, sensori, IoT e nuove tecnologie”.
Il Consorzio di tutela dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure Dop ha recentemente annunciato un significativo passo in avanti verso l’olivicoltura di precisione, in seguito alla sperimentazione in corso sull’uso dei droni per la difesa fitosanitaria. Questa iniziativa rappresenta un importante sviluppo per il settore, mirando a migliorare le pratiche agricole attraverso l’adozione di tecnologie avanzate.
La sperimentazione si svolge presso l’oliveto dimostrativo del Consorzio a Lucinasco, in provincia di Imperia. Qui si sta lavorando allo studio e alla progettazione di un’architettura informatica dedicata all’acquisizione, archiviazione e analisi dei dati, sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale per sviluppare un sistema avanzato di supporto alle decisioni per gli olivicoltori, che sarà poi dimostrato sul campo.
“Il Consorzio di tutela sta assumendo un ruolo attivo nell’animare e guidare i processi di innovazione e sperimentazione, che possono sostenere le imprese della filiera olivicola e promuovere la crescita delle produzioni di qualità. La ricerca e l’innovazione sono fondamentali per affrontare i cambiamenti in atto e per intraprendere un percorso verso la sostenibilità” ha dichiarato Carlo Siffredi, presidente del Consorzio.
In aggiunta, Giovanni Minuto, direttore generale del Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola, ha affermato: “L’innovazione nel settore agricolo, in particolare nell’olivicoltura, deve tradursi in risultati concreti e sostenibili per le aziende. È fondamentale mantenere una continuità nelle attività di ricerca e sperimentazione per ottenere risultati efficaci e applicabili. Da anni, il Centro lavora su queste tematiche, basandosi su solide conoscenze agronomiche e fitopatologiche, sempre con un occhio attento alle innovazioni tecnologiche, per affrontare i cambiamenti ambientali, colturali e sociali del settore”.
Il progetto beneficia del supporto della Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico, in collaborazione con un partenariato composto da competenze di alto livello, sia pubbliche che private, tutte liguri: Sitem (capofila), Relatech, Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola, Flairbit, Genoa Instruments, Globi Hi-Tec, Bees e il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche.